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L’Associazione Medici di famiglia per l’Ambiente di Frosinone chiede incontro con il Sindaco di Alatri per evitare l’impianto di biomassa

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L’Associazione Medici di Famiglia per l’Ambiente di Frosinone e Provincia ribadisce la contrarietà alle autorizzazioni di biomasse,inceneritori e di ogni altra impiantistica industriale fonte di emissioni di polveri sottili dannose ed inequivocabilmente patogenetiche, non solo nel comune di Alatri a ridosso del SIN e già quarto paese della Provincia di Frosinone per inquinamento aereo da PM, ma in tutti i comuni che presentano inquietanti concentrazioni atmosferiche di tali sostanze.

Nello specifico di Alatri  l’impianto, annunciato e presentato come biomassa dalla stampa, è stato il motivo  della  richiesta di incontro con il Sindaco di Alatri. Lo stesso impianto ora annunciato, al contrario, non biomassa ma  preparatore di biomasse  in fieri di essere bruciate sottoforma di pellets , è quello che, al momento, in attesa che il pellets bruci da qualche altra parte producendo le polveri sottili da combustione, desta meno preoccupazione dal punto di vista ambientale in Alatri.Ci rassicurano, infatti, sempre a mezzo stampa,che  trattasi di un “biotrituratore” che produce un “Chippato fresco cioè caratterizzato da un contenuto idrico elevato, pari al 50-60% in peso, che naturalmente limita la polverosità delle lavorazioni”. Polveri sì, ma poche e bagnate.

Nessuna notizia, invece, rispetto l’autorizzazione dell’impianto di trattamento rifiuti inerti tramite frantumazione e vagliatura, indiscusso produttore di polveri  sottili anche senza processo di combustione, previsto sempre in località Fontana San Pietro, che dovrebbe funzionare dieci ore al giorno per cinque giorni a settimana  ed impiegare una squadra di DUE operai,con produzione di 1,8 73 Kg.di PM 10 per ciclo gionaliero lavorativo.Impianto di cui  i rappresentanti dei Medici hanno avuto informativa proprio  nel corso dell’incontro con l’Ing.Morini, Sindaco di Alatri. Impianto che la stessa società proponente ,nella relazione tecnica di Valutazione Impatto Ambientale (VIA) ,dichiara che : “ non è stata presa in considerazione la cosidetta opzione zero…che se da un lato porta ad eliminare tutte le possibili problematiche di impatto ambientale connesse alle attività dell’impianto…dall’altro comporta…che NON verrebbe perseguito l’obiettivo di creare posti di lavoro nel territorio della provincia di Frosinone” ( due operai). Dichiara inoltre : “ per un impianto di trattamento di rifiuti inerti occorre considerare i rischi connessi sostanzialmente all’emissioni di polveri…” ed ancora : “ dalla quantificazione degli impatti emerge chiaramente come la componente che risente maggiormente degli impatti negativi sia la SALUTE…”. Di tale impianto non si è fatto alcun cenno,a tutt’oggi, sugli organi di stampa.

Proprio in riferimento a tale tipologia di impianto l’Associazione Medici ribadisce, che è contraddittorio deliberare le domeniche ecologiche di fermo del traffico e lo spegnimento dei camini domiciliari al fine di ridurre le emissioni di PM ,quando in spregio si autorizzano impianti industriali produttori di tali prodotti tossici,anche  in assenza di combustione.  La collettività ha diritto isituzionale ad una informazione precisa,esaustiva e capillare soprattutto per ciò che riguarda gli aspetti di ricaduta sulla salute. Poco interessano le giustificazioni che si appellano alle autorizzazioni burocratiche di rito ed agli enti interessati.La collettività ha il diritto di sapere per difendersi.Il lavoro non giustifica il danno alla salute,soprattutto se l’offerta,come nel caso in esame,è irrisoria .Se lo sviluppo industriale di Alatri passa  attraverso un lavoro,quale lo spaccare le pietre e materiali inerti, che tanti anni fa era appannaggio dei galeotti, con l’aggiunta di un ormai noto rischio e danno  alla salute per produzione di polveri insalubri, ci dichiariamo  completamente e totalmente contrari a tale offerta di  industrializzazione,che nel caso di specie vede occupati  addirittura due soli operai. Siamo coscienti, che le forze in campo a favore delle emissioni soprattutto nella gestione dei rifiuti in toto sono soverchianti, ma nonostante  ciò , in quanto medici, abbiamo il dovere di adempiere al nostro ruolo professionale ed etico, informando che qualsiasi insediamento ad impatto emissivo ha ripercussioni  sulla qualità della nostra aria,già pesantemente compromessa.La direzione da seguire,per noi Medici ,è la crescita nella bonifica, che passa solo attraverso la riduzione delle emissioni e fa industria e sviluppo sano. Non è comprensibile,nel caso di Alatri, la contemporaneità tra produzione di inquinanti ,scarsa offerta lavorativa e pubbliche dichiarazioni di tranquillità.

Dott.Angelo Mastracco

Dott.Giovambattista Martino

Foto di repertorio