Una giornata di “passione” non solo calcistica, ma anche per quanto riguarda l’ordine pubblico e la sicurezza. Le tensioni dei tifosi della Lazio dopo l’1-4 subìto nel derby con la Roma sono sfociate in una feroce protesta avvenuta al di fuori dei cancelli di Formello, quartier generale della formazione biancoceleste, che ha portato all’arresto di tre persone e alla denuncia di altre dodici.
Questo il bilancio finale dopo i disordini causati dai sostenitori, inferociti per l’ennesima sconfitta di una stagione deludente sotto tutti i punti di vista. Tutto ciò mentre il Presidente Claudio Lotito aveva annunciato l’esonero di Stefano Pioli, promuovendo alla guida della prima squadra l’attuale tecnico della Primavera Simone Inzaghi.
La tensione è durata per gran parte del pomeriggio a partire dal triplice fischio finale della gara, disertata da gran parte del tifo organizzato anche per protesta contro le barriere divisorie poste in curva dopo la decisione del Prefetto Gabrielli.
Numerose le cariche effettuate dalle Forze dell’Ordine, che hanno disperso i tifosi anche grazie all’ausilio di lacrimogeni e idranti. Un’azione che si è resa necessaria dopo che il traffico era stato bloccato e alcuni componenti del gruppo si erano resi protagonisti del lancio di numerosi oggetti di segnaletica stradale presente sul posto, prendendo successivamente di mira gli agenti con petardi e bottiglie di vetro, oltre che un mattone.
Il bilancio è di un poliziotto ferito, anche se fortunatamente in maniera non grave. Oltre alle persone arrestate e denunciate, per gli altri è scattata la misura del Daspo.
Paura in serata anche per il patron biancoceleste Claudio Lotito, costretto a fuggire da un noto ristorante romano dopo essere stato riconosciuto e preso di mira da alcune persone mentre stava pianificando con il nuovo allenatore della prima squadra lo staff che dovrà guidare la Lazio da qui al termine della stagione.