Non riusciva più a contenere il figlio, un alcolista con problemi comportamentali, così ha chiesto, componendo il numero unico di emergenza, l’intervento della Polizia di Stato. Gli agenti del reparto volanti e del commissariato Romanina, arrivati velocemente sul posto, insieme alla donna, hanno provato ad entrare in casa .
Il giovane però non li ha fatti entrare, anzi, ha iniziato a gridare di allontanarsi, altrimenti avrebbe innescato il gas aperto, poco prima, dalle due bombole, in uso nella cucina.
Al fine di preservare l’incolumità delle persone presenti nello stabile, gli agenti hanno fatto allontanare i condomini, chiedendo contemporaneamente l’ausilio dei vigili del fuoco per l’apertura della porta, bloccata dal mobilio che il giovane aveva messo dietro l’uscio e le finestre per impedire l’ingresso.
I poliziotti, grazie ai vigili del fuoco, che hanno rilevato una presenza di gas ben al di sopra dei parametri di sicurezza, sono così riusciti ad entrare nell’appartamento ormai saturo. Lì, hanno trovato il giovane seduto su una sedia accanto alle due bombole contenenti g.p.l., da 10 e 16 kg, con un accendino nella tasca destra dei pantaloni rinvenuto durante la perquisizione.
Bloccato a fatica, tanto che due dei poliziotti hanno dovuto far ricorso a cure mediche, il giovane identificato per B.A., tunisino di 29 anni, dopo gli accertamenti sanitari, è stato arrestato .