Un freddo, laconico foglietto con scritto “chiuso” posto al di fuori del cancello di entrata dell’ipermercato Coop. Poi il nulla, quasi come se il destino di decine di persone alle quali è stato appena sottratto il posto di lavoro sia un mero particolare che faccia da contorno ad una giornata di “normale” indifferenza.
I dipendenti della struttura Coop di Anagni non vogliono rimanere in silenzio e così, nel piazzale antistante l’ingresso, è scattata la protesta di un gruppo di persone.
“Vergogna, ridateci il lavoro” e “Trenta anni di storia, un anno di Coop per morire” sono gli striscioni che hanno accompagnato il leit-motiv dei lavoratori, avviliti per una situazione che li ha visti privati con un improvviso colpo di spugna della loro quotidianità.
“Non saremmo qui a protestare se non credessimo nella forza della nostra voce – dichiara una sindacalista portavoce della protesta -. La chiusura del centro Coop di Anagni ci ha lasciati perplessi, ma se non altro chiediamo e ci aspettiamo una pronta ricollocazione del personale presso gli altri centri della catena. Quello che ci interessa è che il livello occupazionale rimanga tale, perché la città di Anagni così come tutta la provincia di Frosinone attraversa un momento di forte crisi e la chiusura di un’attività è un fardello che pesa”.