Andrea Santucci dice la sua sui recenti, reiterati, problemi di carenza del flusso idrico a Colleferro. Oltre a ripercorrere quanto avvenuto, lancia anche un appello al Sindaco, Pierluigi Sanna. Leggiamo insieme le sue parole: Giugno:manca l’acqua in alcune zone di Colleferro, sembrerebbe “sia dovuto a dei guasti e a delle manutenzioni” . Luglio:manca l’acqua in altre zone di Colleferro ” la colpa è dell’Enel che ha tolto energia elettrica a 5 pozzi dell’acquedotto comunale”. Agosto:manca l’acqua “per via delle scarse piogge” . Settembre:manca ancora l’acqua in diverse abitazioni nelle ore notturne (mi riferiscono alcuni concittadini che tale disservizio va dalle ore 22:30 circa alle ore 5:00). Sono quindi quattro mesi che molti Colleferrini vivono una condizione a dir poco incresciosa, dovuta ad un disservizio idrico.
Posso capire che nei mesi estivi le riserve di acqua nei serbatoi siano calate e per questo l’erogazione dell’acqua sia stata ridotta, quello che però proprio non capisco è come mai alcuni concittadini si sono sentiti rispondere dai nostri giovani amministratori che loro “poverini” non avevano colpe ed <<..è da quando è entrata Acea che non si capisce più nulla>>. Continuano gli amministratori a puntare il dito sempre contro gli altri e loro cosa fanno? Onestamente mi aspetto una loro smentita di quanto sopra scritto, in merito all’addossare colpe ad Acea, spero quindi che questi concittadini abbiano travisato le parole degli amministratori. Da consigliere comunale, sentirmi dire: <sai cosa ti dico Andrea, mi dispiace per te ma io proprio non mi sento tutelato/a da questo comune e neanche la mia famiglia>, pur essendo in opposizione a quella che definisco la delusione San(N)a, quelle parole mi hanno fatto male e mi piacerebbe che il Sindaco alzasse il telefono o magari scrivesse una lettera di reclamo ad Acea (qualora la colpa fosse di Acea) e prendesse quindi le difese dei propri concittadini.
Io da semplice consigliere ho chiamato Acea lamentando questa situazione e loro mi hanno riferito di essere al corrente e avrebbero effettuato dei controlli. Oggi pubblicamente faccio un appello al primo cittadino affinché anche lui lasci traccia scritta di un interessamento. Sorvolo sull’acqua utilizzata nelle numerose rotatorie o nei giardini pubblici per annaffiare a dispetto del taglio del servizio al cittadino; sorvolo sulle giuste lamentele che evidenziano come a dispetto di salate bollette, il servizio sia venuto meno; sorvolo sulle giuste lamentele di tutte quelle famiglie che si sono viste aumentare anche i costi dell’energia elettrica, perché titolari di contratti che vedevano dei costi minori nell’utilizzo della corrente nella fascia notturna, dovuti alla “costrizione” dell’utilizzo di lavatrici e lavastoviglie nella fascia diurna;sorvolo anche su come, alcuni concittadini, si sono sentiti trattare da amministratori e da dipendenti pro tempore che, ospiti del nostro comune della nostra comunità, dovrebbero utilizzare modi molto più garbati ed educati.
Con quanto sopra scritto, non voglio puntare il dito contro l’amministrazione o contro ad Acea, perché sarebbe inutile, i fatti parlano. Chiedo che al più presto si riesca a risolvere questa difficoltà e che finalmente i miei concittadini, vedasi quelli di San Bruno e vie limitrofe, possano finalmente tornare ad utilizzare un bene prezioso e di vitale importanza quale l’acqua!!