Il Segretario UIL FPL ROMA e LAZIO invia formale richiesta di delucidazioni al sindaco capitolino Virginia Raggi in merito alle problematiche sulla gestione dei campi nomadi nel territorio di Roma Capitale. Leggiamo di seguito le sue parole: Con riferimento all’oggetto, la scrivente O.S. chiede alle SS. LL. un urgente incontro congiunto per una fattiva analisi delle gravi e irrisolte problematiche inerenti la gestione dei servizi della Polizia Locale nei campi nomadi del territorio di Roma Capitale. Come più volte segnalato alle istituzioni competenti, la situazione è ormai fuori controllo e le criticità individuate da mesi, in crescendo esponenziale, sono ormai sotto gli occhi dell’opinione pubblica.
Le innumerevoli attività illecite all’interno dei cosiddetti “Villaggi della solidarietà”, quali accensione di roghi tossici, smaltimento di rifiuti cancerogeni con grave nocumento ambientale, raccolta e stoccaggio di rame e metalli, trasporto di merci di dubbia provenienza, manomissione della rete elettrica ed idrica nei quartieri limitrofi ai campi, non possono essere sufficientemente controllate né tanto meno fronteggiate dal solo personale della Polizia Locale: la cronica carenza di personale – un vuoto di circa 3000 unità a fronte di una pianta organica che ne prevede 8450, con una età media attuale di 55 anni – è un forte limite per garantire contingenti adeguati per questo tipo di compiti come per tutti gli altri (prescindendo dai rischi per la salute, date le frequenti epidemie che si riscontrano nei campi in parola).
Occorre altresì rimarcare che determinati tipi di attività, strettamente afferenti la tutela e garanzia dell’ordine pubblico, necessitano di modelli operativi di sicurezza integrata tra diverse forze di polizia, senza i quali gli operatori del Corpo sono costretti a svolgere una funzione “simbolica”, seppure ad alto rischio: non sono infrequenti episodi di aggressione e oltraggio alle persone in servizio, peraltro riportati dagli stessi mezzi di informazione. Tra l’incudine e il martello di un servizio con alta esposizione al pericolo – senza adeguati supporti e tutele – e di un’opinione pubblica da lungo tempo esasperata, la categoria per voce di questa Organizzazione Sindacale richiede alle SS.LL. un urgente incontro per cercare soluzioni che coinvolgano le diverse forze in campo, attraverso attività interforze che – per espressa previsione normativa – necessitano di un coordinamento a livello di Prefettura.