E’ deciso, la raccolta porta a porta inizierà tra due giorni, lunedì 18 settembre. L’amministrazione comunale sembra voler andare avanti nell’avvio della nuova gestione rifiuti. Un’accelerazione che sta mettendo in crisi l’intero paese e soprattutto sta generando diverse anomalie: dal passaggio di consegne tra Lazio Ambiente e L’Igiene Urbana s.r.l. passando per la sensibilizzazione fino ad arrivare alla mancanza di una vera isola ecologica. La raccolta porta a porta (passaggio necessario e segno di civiltà) è solo una parte delle mansioni a carico di chi gestisce i rifiuti, esistono aspetti tecnici e d’indirizzo, che la politica artenese non ha affrontato in maniera approfondita, lasciando cittadini e lavoratori alle prese con il caos più totale.
L’Isola ecologica che non c’è
Frigoriferi, calcinacci, vernici, materassi e rifiuti elettronici. Da quando è stato tolto il cassone adibito alla raccolta degli ingombranti, l’area gestita da Lazio Ambiente, nei pressi del campo sportivo, è diventata una vera e propria discarica a cielo aperto. Fino a un mese fa, ogni sabato mattina, un operatore di Lazio Ambiente gestiva l’arrivo degli ingombranti, ora ognuno può entrare e buttare quel che vuole.
L’Assessore all’ambiente Carlo Scaccia, dichiara di conoscere la situazione e che provvederà a risolverla con un’ordinanza che consentirà di bonificare l’area. L’Igiene Urbana comunica –attraverso gli opuscoli consegnati ai cittadini – che istallerà, nello stesso piazzale, un Ecostazione Mobile dove conferire gli ingombranti. Questo punto di raccolta non sarà mai pronto per lunedì, quindi i cittadini di Artena non potranno buttare i rifiuti ingombranti da nessuna parte. Artena ha nel cassetto due progetti di isole ecologiche che, per molteplici problemi, non hanno mai visto la luce. Iniziare la porta a porta senza isola ecologica amplificherà senza dubbio le criticità, sia per i cittadini che per gli operatori.
Le Ecostazioni mobili di Igiene Urbana s.r.l. non sono nuove alla cronaca giudiziaria: ad Ardea, la ditta è accusata di aver mischiato, all’interno delle isole ecologiche mobili, i rifiuti elettronici ed elettrici (Raee) con i rifiuti ingombranti conferiti dai cittadini. Successivamente, gli scarti miscelati venivano conferiti all’impianto di trattamento rifiuti gestito dalla Helios S.r.l., garantendo guadagni sui costi di gestione e smaltimento a danno del Comune di Ardea.
Quattro è il numero degli incontri di sensibilizzazione e comunicazione messi in campo in queste settimane, tre all’ex Granaio Borghese e uno alla scuola delle macere. Un numero esiguo che non ha soddisfatto i bisogni della cittadinanza, per buona parte ancora sprovvista dei secchi e non adeguatamente informata.
Si parte con un contratto provvisorio
L’Igiene Urbana s.r.l. non ha firmato il contratto definitivo di affidamento del servizio e inizierà a operare con l’esecuzione anticipata d’urgenza. Sostanzialmente un contratto provvisorio che permette alla ditta vincitrice della gara di lavorare ugualmente sul territorio. L’assessore Scaccia ha asserito che l’amministrazione ha voluto chiedere altre garanzie a L’Igiene Urbana, richiedendo polizze aggiuntive rispetto alla gara d’appalto.
L’Igiene Urbana avrebbe dovuto consegnare i mastelli con i suoi operatori ma non è stato possibile, vista la mancanza di un vero contratto.
Per sopperire a quest’aspetto, i volontari della protezione civile hanno iniziato a portare i secchi a casa dei cittadini, guidando i mezzi della nuova ditta. Questo passaggio è avvenuto senza alcuna determina e, stando alle dichiarazioni dell’assessore Scaccia, questa collaborazione è sta decisa verbalmente tra protezione civile e Igiene Urbana S.r.l.
La fretta, protagonista indiscussa di questa faccenda, unita all’assenza di programmazione politica sta causando problemi anche ai lavoratori di Artena. Dei 22 lavoratori di Lazio ambiente, solo 15 verranno assunti dal nuovo gestore. Lunedì 18 settembre, i sindacati – CGIL in testa – andranno in delegazione a Roma per una riunione straordinaria tra Lazio Ambiente e Regione Lazio.
L’opposizione presenta un esposto all’ANAC
I gruppi dell’opposizione, Collaboriamo per Artena e Artena Cambia, il 9 settembre scorso hanno presentato un esposto all’Anac (Autorità nazionale anticorruzione) perché la gara d’appalto del servizio sarebbe avvenuta con diverse irregolarità, tra cui la mancanza di alcuni requisiti professionali di un funzionario comunale responsabile di questa gara d’appalto.
In questi giorni, i camion di Lazio Ambiente stanno togliendo i secchioni dell’indifferenziato (quelli di colore nero) e incrociano i mezzi dell’Igiene Urbana, intenti a consegnare i mastelli ai cittadini. Camminano su due strade differenti, ricevo ordini scombinati e incoerenti tra loro. Una mancanza di comunicazione e di progettualità politica che rischia di far affondare una pratica essenziale come la porta a porta e che causerà probabilmente altri incidenti di percorso.