Sembra vicina ad un punto di svolta la situazione politica legata alla maggioranza del Comune di Anagni.
“Progetto Anagni e il Sindaco Fausto Bassetta si sono incontrati venerdì 15 settembre alle ore 20.00, mentre in tempo reale usciva l’articolo inerente all’incontro e alle richieste rivolte al sindaco di Anagni, con tanto di anticipo ricattatorio nel caso fortuito in cui il sindaco Bassetta avesse osato opporsi categoricamente. Il gran rifiuto avrebbe significato scrivere a grandi lettere la sentenza di “sfiducia”.
Un fine settimana rovente ha quindi caratterizzato la festa dello Street Food cittadino, iniziativa nata per chiudere in bellezza le tante iniziative dell’estate anagnina. E la chiusura c’è stata questa sera, grazie alle esternazioni del sindaco Bassetta il quale, ad opera del suo ufficio stampa, rende noto alla cittadinanza di aver intrapreso un serrato giro di consultazioni con la sua maggioranza, a seguito delle richieste di rimpasto di giunta e di azzeramento delle commissioni, nonché la possibile caduta di qualche testa di maggioranza un po’ troppo legata al PD cittadino. Tali le richieste di Progetto Anagni e che il sindaco Bassetta, per il bene della città, e per mantenere un equilibrio apparentemente stabile nell’amministrazione cittadina, sta cercando di condividere.
Ma quali saranno i membri della maggioranza che, su suggerimento di Progetto Anagni, faranno un passo indietro per il bene della città? Quali i membri della Giunta che piegheranno la testa facendo il Mea Culpa imposto da un altro gruppo consiliare? Quali consiglieri comunali legati al PD cittadino si dichiareranno inclini ad accettare le proposte di rinnovamento del Progetto?
Vista sotto l’ottica scacchistica, al momento sembra un bello “ Scacco al Re”. Che potrebbe diventare presto uno “ Scacco Matto”. A meno di improvvisi ed imprevisti sviluppi. L’unico punto, in tutta questa incresciosa vicenda che dura da un paio di mesi, è che la ricandidatura del sindaco Fausto Bassetta è un ostacolo da rimuovere al più presto. Una eventualità che fa paura alle opposizioni. Solo questo si capisce distintamente dietro agli svariati comunicati e agli ultimatum e sarebbe interessante capirne le motivazioni più profonde”.
Antonella Necci
