Quattordici anni dopo, Gaetano Magro è tornato al Castelverde. Lo ha fatto per l’affetto che lo lega all’ambiente e al presidente Maurizio Fiorini (già in carica nella sua prima esperienza col club romano), ma anche per mettersi alla prova. «Mi sono voluto mettere in discussione» dice l’allenatore che nella passata stagione ha salvato gli Allievi Elite dell’Albalonga e a cui il club capitolino ha affidato la Juniores provinciale oltre al gruppo dei Piccoli Amici 2011-12.
«Se considero il mio approdo nei provinciali un passo indietro? Assolutamente no, la cosa più importante è come si lavora e il frutto che questo sforzo produce» rimarca Magro. Il risultato del campo dovrà essere solo una conseguenza delle idee che Magro proverà a proporre alla Juniores provinciale del Castelverde. «I ragazzi non sono abituati a un certo modo di fare, all’idea di una programmazione e di una costruzione di un determinato modello di gioco. Bisogna essere convinti che la strada proposta sia quella giusta e quindi il risultato del campo conterà in maniera relativa: d’accordo con la società, cerchiamo di far crescere i nostri ragazzi sia sotto il profilo sportivo, ma anche umano».
Un concetto già ribadito più volte dal direttore generale Clemente Longo. «Ho potuto apprezzare il direttore in questo primo periodo di conoscenza: si tratta di una persona competente sotto tutti i punti di vista. E’ anche grazie al suo lavoro e a quello del presidente Fiorini, che ha spinto per il mio ritorno qui, che il Castelverde sta dimostrando la voglia di migliorare e di crescere».
Il primo impatto con la sua nuova Juniores provinciale è stato positivo. «A livello tecnico è un gruppo che ha buone qualità, ma come detto deve imparare a lavorare in un certo modo». La scorsa settimana la squadra ha disputato un’amichevole in famiglia contro la Prima categoria allenata da mister Damiano Casarola, cedendo per 2-0. Prossimamente ci saranno altri test che serviranno per mettere benzina nelle gambe in vista del debutto in campionato del 14 ottobre prossimo. «Abbiamo ancora un po’ di tempo per farci trovare pronti», conclude Magro.