Inatteso fuori programma a Valmontone per il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, che durante l’inaugurazione della mensa scolastica della scuola primaria e dell’infanzia San Giovanni è stato raggiunto a sorpresa da una delegazione di lavoratori di Lazio Ambiente.
Un faccia a faccia tanto estemporaneo quanto cercato a lungo dagli stessi dipendenti, costretti ormai da diversi mesi a ricevere pagamenti a singhiozzo e con numerosi crediti bloccati a causa delle pendenze nutrite dai comuni nei confronti dell’azienda, pari a circa 11 milioni di euro
“Siamo senza stipendio da due mesi, i comuni non stanno pagando. Ci sono 4o0 famiglie sul lastrico, padri e madri di famiglia che non sanno più cosa fare. Alcuni stanno andando in mano agli strozzini: dovete obbligare i comuni a pagare, perché i cittadini versano regolarmente le tasse. Il suo assessore (Buschini, ndr), non mi ha saputo dire quanti soldi sarebbe stato in grado di mandare. siamo venuti apposta per chiederle di impegnarsi, senza voltare la testa”.
Un confronto pacato ma dai toni estremamente fermi. Zingaretti a stento è riuscito a riprendere la parola, ribadendo il grande impegno messo in campo dalla Regione attraverso l’attuazione di strumenti concreti. “Abbiamo varato una legge che obbliga Lazio Ambiente a pagare i suoi dipendenti anche se non può disporre delle risorse finanziare dovute dai Comuni. Il nodo della questione è proprio quello del transito del denaro: bisogna fare in modo che i soldi pagati dai cittadini attraverso le tasse arrivino direttamente nelle casse di Lazio Ambiente.
Adesso, grazie alla modifica della legge da me stesso apportata, possiamo non finanziare più quei comuni che utilizzano i soldi delle tasse per finanziare altri servizi, lasciando scoperti i campi a cui erano destinati come in questo caso. Nessuno voleva attuare questa modifica per paura di mettersi contro le amministrazioni comunali, io l’ho fatto e adesso attendiamo i risultati”.
