Cronaca

San Giovanni, aggressioni e angherie nei confronti della compagna. La Polizia arresta spacciatore Nigeriano

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nettuno rissa borgo medievale

Insulti, angherie e aggressioni nei confronti della compagna erano diventi un’ abitudine per
un nigeriano che era arrivato a sequestrare in casa la donna lasciandola senza cibo, per evitare che scappasse.
Sono stati gli investigatori della Polizia di Stato del commissariato San Giovanni a rintracciare ed arrestare  A.O. un nigeriano di 32anni, a seguito di un ordinanza di custodia cautelare.
Al momento dell’arresto, l’uomo è stato trovato in possesso di varie bustine di marijuana, mentre, nella sua abitazione, i poliziotti hanno sequestrato, nascosti, in una bottiglia di whisky, 150 grammi di marijuana e materiale per il confezionamento delle dosi, nonché denaro contante, probabile provento dello spaccio, pertanto il 32enne è stato anche denunciato per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
La convivenza della coppia era iniziata nel settembre dello scorso anno. Da subito, erano iniziate le botte e  le angherie, soprattutto quando l’uomo era  sotto l’effetto dell’alcool.
A dicembre, dopo l’ennesima violenza, la donna aveva chiamato la polizia e gli agenti intervenuti avevano trovato l’uomo in possesso di 17 grammi di hashish denunciandolo per detenzione e spaccio di sostanze stupefacente.
In un’altra occasione, l’uomo dopo averla picchiata, le aveva sottratto il telefonino, chiudendola in casa.
La ragazza, era riuscita a scappare e a farsi medicare al pronto soccorso, dove le veniva riscontrato un trauma contusivo al volto guaribile in 5 giorni.
Dopo poco tempo però, la donna a seguito delle continue pressioni dell’uomo, aveva ripreso la convivenza, e di nuovo erano ricominciati i maltrattamenti e le vessazioni.
E infatti a settembre scorso, un’altra violenta aggressione con calci e pugni, che le provocavano una frattura al volto, che richiedeva un intervento chirurgico e un ricovero ospedaliero di 20 giorni.
Le continue violenze fisiche e psicologiche finalizzate alla sottomissione della donna, hanno fatto scattare la misura cautelare col successivo arresto di A.O..