A tre mesi dalla sottoscrizione del nuovo contratto decentrato, firmato da tutti i sindacati esclusa l’UGL, che sostituiva il precedente deleterio atto unilaterale della Giunta Marino, i 24.000 dipendenti comunali non vedono in busta paga ancora nessuna delle nuove indennità introdotte con conseguente depauperamento del salario mensile.
Nonostante il nuovo contratto abbia decorrenza dal 1 luglio scorso, anche questo mese non è stata pagata l’indennità di rischio, l’indennità di disagio operativo e l’indennità di specifica responsabilità agli aventi diritto, denunciano dal Coordinamento Ugl-Pl di Roma.
“Addirittura – incalza Marco Milani Coordinatore romano della Ugl-Pl – una parte della prima fascia dei funzionari non ha percepito la vecchia indennità di responsabilità, sembra per un disguido contabile, ritrovandosi con 205 euro in meno ed è vergognoso”. Aggiunge poi Sergio Fabrizi Rsu della Ugl di Roma: “Dal 1 ottobre c’era l’accordo per il passaggio di livello economico per il 70% del personale a seguito di una selezione per meriti e titoli che invece non è ancora partita e, materialmente, anche questo impegno è destinato a restare carta straccia, così come già è inutilmente scaduto il 30 giugno scorso il termine assunto dall’Amministrazione di riformare l’Ordinamento Professionale”.
Concludono sarcasticamente dal Coordinamento Romano Ugl “Non vorremmo che la mancata applicazione di questo accordo, addirittura al ribasso, sia dovuto ai severi rilievi della Ragioneria dello Stato, espressi ancor prima della trionfalistica sottoscrizione da parte datoriale e sindacale ed allora è il caso di iniziare a chiedersi se i lavoratori sono degnamente rappresentati”.