Leggiamo di seguito la nota ufficiale riguardante un’annosa questione: L’Associazione Medici di Famiglia per l’Ambiente di Frosinone e Provincia ha preso atto che da tempo ormai e sempre più frequentemente si fa riferimento al Registro Tumori per la Valle del Sacco nei più disparati ambiti, ma che al tempo stesso non si registrano spiegazioni esplicative sulla significatività e sulla fondamentale valenza applicativa dello stesso. In qualità di medici, nell’adempimento del compito informativo proprio dell’Associazione, intendiamo rendere partecipe la collettività su tale tema. Cerchiamo di capire meglio che cos’è un registro tumori. Il registro tumori rappresenta la raccolta di tutti i dati di un malato oncologico dalla diagnosi della sua malattia fino alla guarigione o alla morte (una sorta di libro che racconta la complessa storia di ogni paziente). In Italia ci sono 43 registri tumori che coprono il 47% della popolazione. I singoli registri possono rappresentare una provincia, una ASL, o un territorio più o meno esteso. Come funziona un registro tumori? I medici, ospedalieri o curanti, che pongono diagnosi di neoplasia sono autorizzati a passare le informazioni del paziente al registro tumori locale.
Facciamo un esempio: se ad un paziente è stato diagnosticato un tipo di tumore durante un ricovero ospedaliero, dovranno essere inviati i suoi dati al registro tumori locale ( nome, cognome, età, residenza, tipo di tumore, fattori di rischio..) nel corso del tempo, sempre lo stesso paziente effettuerà diversi ricoveri ospedalieri, magari in altre ASL, o in altre province e la sua scheda sul registro tumori verrà costantemente aggiornata e andrà ad arricchire il suo data base. Sarà riportato anche il tipo di cure ricevute, se dopo le cure c’è stato un miglioramento della malattia, gli interventi chirurgici, insomma tutto verrà tracciato sulla sua scheda personale. Sarà poi riportato se c‘è stata guarigione completa dalla malattia o exitus. Tutto questo iter, in qualsiasi parte d’Italia verrà effettutato, sarà sempre riconducibile allo stesso paziente, proveniente da una precisa località. Perché è importante costruire una rete di registri? Perché permette di avere, a livello nazionale, i dati reali di incidenza dei singoli tumori, permette di valutare se c’è un’ aumento della sopravvivenza nel corso degli anni, se le cure hanno determinato una riduzione della mortalità e quindi dimostrare la loro efficacia.
Permette inoltre di indirizzare meglio i programmi di screening verso alcune forme oncologiche che risultano prevalenti. Perché è importante avere un registro tumori nella Valle del Sacco? La Valle del Sacco è riconosciuta da anni come SIN, cioè sito di interesse nazionale pertanto dichiarata zona a rischio per l’ambiente e per la salute dei cittadini per la presenza di fattori ambientali inquinanti: ancora di più rispetto ad altri territori necessita di un accurato monitoraggio sanitario. Se ad un paziente che abita in un paese della Valle del Sacco viene posta diagnosi di un tumore, non essendoci obbligo di segnalare il caso, non verrà effettuata nessuna raccolta dei dati e il paziente non avrà alcuna storia clinica scritta.
Se poi si volesse tentare di avere un numero preciso di malati o di morti per cause oncologiche, i dati sarebbero molto frammentari: infatti i pazienti, una volta posta loro la diagnosi della malattia potrebbero essersi spostati in altre province o altre regioni e si perderebbe ogni loro traccia. Si capisce che non esistendo il registro tumori non si può avere la reale fotografia dello stato di salute della popolazione della Valle del Sacco : del tutto aleatorio e approssimativo risulterà parlare di pochi o molti malati di tumore.
E soprattutto, senza registro tumori non si riuscirà mai a dimostrare che prevale una forma tumorale su altre e la sua possibile associazione con fattori di inquinamento ambientale e mai si riuscirà a allontanare la probabile causa di malattia. Insomma tutto resterebbe avvolto nella cortina di fumo che non ha permesso fino ad ora di far luce su una questione così importante come la salute degli abitanti di questo bistrattato territorio.
Dott.ssa Cristina Volponi, Dott.ssa Teresa Petricca, Dott. Giovambattista Martino