Raffinato ma di spirito, artista di talento e poeta, il Maestro delle Tarsie famose in tutto il Mondo, ha lottato con coraggio fino alla fine contro la malattia, senza perdere mai il sorriso o una battuta di incoraggiamento per tutti. Lo storico laboratorio di Via Vittorio Emanuele, dove il Maestro lavorava con una delle figlie, è stato da sempre biglietto da visita della città.
Chiunque passeggiava per Anagni, poteva godere dei meravigliosi intarsi (o tarsie lignee) eseguiti alla perfezione: spesso nelle decorazioni (che si realizzano accostando minuti pezzi di legni di colori differenti) e nelle opere… la Sua amata Anagni protagonista: scorci, dettagli, particolari.
Aveva persino posizionato uno schermo-video all’interno di una finestra che proprio lungo il corso attirava, è attirerà, turisti da tutto il mondo, proiettando non le immagini delle Sue incantevoli opere, ma della Sua bella Anagni. Gli occhiali un po’ calati, il sorriso timido e la voce pacata: così lo ricordiamo intento a lavorare minuziosamente il legno che trasformava in splendide opere d’arte.
Ma il Maestro lascia anche di sé la piacevole immagine dell’uomo di spirito e di teatro. Da anni nel Gruppo Teatrale Anagnino, di cui è stato storico protagonista: le poesie, le espressioni dialettali, l’ironia genuina e spontanea.
Una bellissima pagina della storia di Anagni che resterà nella perfezione delle Sue opere ma anche nel ricordo di chi lo ha conosciuto e continuerà a raccontare di Lui alle generazioni future.
Le esequie si terranno domani (giovedì 5 ottobre) alle ore 15 nella Basilica Santa Maria Annunziata di Anagni, a pochi metri dal cuore della sua attività a cui ha dedicato, così come alla famiglia, l’intera vita. La comunità continua ad esternare toccanti messaggi di saluto e cordoglio, ma quasi con serenità e con quel sorriso che lui stesso ha saputo donare fino alla fine dei suoi giorni su questa terra.
Ro.Ro.