Era lo Scarabeo, il mezzo preferito dallo scippatore seriale della Garbatella arrestato ieri dalla Polizia di Stato. Gli investigatori del commissariato San Giovanni, diretto da Mauro Baroni, da tempo, avevano focalizzato la loro attenzione su uno scippatore che utilizzava sempre lo stesso tipo di scooter, pur cambiando il mezzo ogni volta.
La svolta è avvenuta alla fine del settembre scorso quando, il rapinatore, dopo l’ennesimo scippo ad una donna, è caduto dal ciclomotore perdendo il casco. È stata quindi la polizia scientifica che, con un lavoro certosino, ha isolato un frammento di impronta digitale ed estratto il profilo genetico del malvivente, consegnando così ai colleghi del commissariato un’identità certa.
Parallelamente, gli agenti del commissariato hanno rielaborato le denunce ed associato almeno 4 rapine a C.M. , queste le iniziali del 35enne romano identificato dalla scientifica. C.M., già conosciuto alle Forze dell’Ordine, era agli arresti domiciliari ed è proprio sotto la sua abitazione che gli investigatori lo hanno atteso dopo averlo inseguito per le vie di San Giovanni mentre, sempre a bordo di uno scarabeo rubato, cercava una possibile vittima.
Il quadro indiziario così completato è stato sottoposto all’Autorità Giudiziaria che ha emesso una misura di custodia cautelare in carcere che gli stessi uomini del commissariato san Giovanni hanno eseguito ieri.
M.C. si trova ora a Regina Coeli mentre gli investigatori continuano a passare al setaccio le denunce di furti e scippi nel quadrante est della capitale.