Nella mattinata odierna, in Piglio, personale del locale Comando Stazione Carabinieri, traeva in arresto un 24enne del luogo, (già gravato da diverse vicende penali in materia di stupefacenti ed attualmente sottoposto al regime degli arresti domiciliari per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti ed estorsione), in esecuzione di specifica ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Frosinone per la “violazione degli obblighi cui era sottoposto” e segnalata dai militari operanti successivamente al suo recente arresto per il commesso reato di “estorsione”. Lo stesso, infatti, lo scorso 11 ottobre, sebbene sottoposto alla misura agli arresti domiciliari, venuto in possesso di un telefono cellulare IPHONE 7 smarrito dal proprietario, poneva in essere richiesta “estorsiva” nei confronti del medesimo, pretendendo, per la restituzione del cellulare, la somma di 400 euro, minacciandolo altresì di morte nel caso avesse presentato denuncia alle Forze di Polizia. L’arrestato, ad espletate le formalità di rito, veniva tradotto presso la Casa Circondariale di Frosinone a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Nella mattina odierna, in San Giovanni Incarico, personale del locale Comando Stazione Carabinieri, deferiva in stato di libertà, alla competente Autorità Giudiziaria un 38enne residente nella provincia di Potenza (già gravato da vicende penali in violazione delle leggi speciali), poiché ritenuto responsabile del reato di “abbandono e smaltimento irregolare di rifiuti.” I militari operanti, a seguito di sopralluogo effettuato in data 25 ottobre u.s., in una località sita nel Comune di in San Giovanni Incarico, procedevano al sequestro preventivo di un’area di circa 140 mq, adibita, dal prevenuto, a “discarica abusiva e smaltimento di rifiuti”, costituiti da lastre di cemento, piastrelle e blocchetti di tufo.
Nella mattina odierna, in Arce, personale del locale Comando Stazione Carabinieri, a conclusione di specifica attività investigativa, deferivano in stato di libertà, alla competente A.G. un 48enne, residente nell’hinterland partenopeo (già gravato da vicende penali per reati commessi contro il patrimonio e la persona), poiché ritenuto responsabile del reato di “truffa”. Le risultanze investigative permettevano ai militari operati di accertare che il predetto, al fine di procurarsi un ingiusto profitto, aveva prima creato un sito web in internet adibito alla vendita di “autoricambi on line e riportante falsamente la sede di una nota ditta nel Comune di Arce (inducendo quindi gli acquirenti in errore) e poi, dopo la formalizzazione degli acquisti di pezzi di ricambio previo pagamento di consistenti somme di danaro accreditate sulla propria carta “POSTE PAY” , ometteva di spedire il materiale richiesto dalle vittime.