Sarà un ponte di ognissanti particolarmente significativo per il comune di San Cesareo che si appresta a ricevere dal 30 ottobre al 1 novembre una delegazione di amministratori provenienti dalla Bulgaria. Motivo della visita istituzionale è la stipula del patto di gemellaggio tra il comune casilino e la cittadina bulgara di Shabla.
“Siamo orgogliosi di dare il nostro contributo alla costruzione di un’Europa di pace e di amicizia tra i popoli e con la firma del patto di fratellanza con Shabla, San Cesareo diventa sempre più un Comune nel mondo – dichiara Salvatore Schiano, presidente del Comitato per il Gemellaggio -. L’obiettivo comune delle due amministrazioni e dei due comitati di gemellaggio sarà quello di coinvolgere il più possibile le nuove generazioni, affinché questa amicizia internazionale diventi anche un’opportunità di crescita, di sviluppo e di formazione delle due rispettive comunità”.
Fitto il programma delle tre giornate che vedrà impegnata la delegazione in visite guidate al sito archeologico della Villa di Massenzio e a Palestrina presso il Tempio della Dea Fortuna, in una gita culturale a Roma presso i principali monumenti della Capitale, in degustazioni di vini e prodotti tipici nelle cantine del territorio e nella cerimonia ufficiale di gemellaggio. Alla sigla del patto di fratellanza, prevista il 1 novembre, prenderanno parte oltre al sindaco di San Cesareo e al vicesindaco di Shabla, altri tre componenti della delegazione bulgara, l’amministrazione comunale di San Cesareo, autorità civili e militari. Il programma della giornata prevede: alle ore 17.00 la messa a dimora dell’ “Albero della fratellanza” presso il giardino della biblioteca comunale “Massimo Adabbo”; alle ore 18.00 presso il Teatro Auditorium comunale firma del patto di fratellanza; a seguire rinfresco presso la biblioteca comunale.
“Invito tutti i cittadini a prendere parte a questo evento, così importante per il nostro paese – dichiara il sindaco Pietro Panzironi -. Si tratta della prima occasione per San Cesareo di instaurare un contatto diretto con una comunità diversa per lingua, cultura e tradizioni, ma con la quale abbiamo anche numerosi punti di incontro primo fra tutti le origini legate all’agricoltura e all’allevamento. Il gemellaggio con il paese bulgaro vuole promuovere la conoscenza reciproca, con iniziative che vanno dalle gite turistiche agli scambi vacanze di bambini, giovani e anziani, dalle mostre-mercato di prodotti tipici alla partecipazione ad eventi culturali. Fine ultimo dell’iniziativa è quello di dare il nostro contributo per la costruzione di una Europa sempre più coesa, dove il termine ‘straniero’ possa essere dimenticato”.