Assalito da un gruppetto di ragazzi, probabilmente di ideologia fascista, lo stand che vendeva il fumetto satirico “Quando c’era lui” di Daniele Fabbri al Romics di Roma.
Violenza al Romics 2016. Nei padiglioni del Romics, noto evento che accomuna tutti gli appassionati di fumetti e videogames, si è consumato un’assalto ai danni di uno stand che vendeva fumetti. Nella fattispecie un gruppetto di ragazzi, probabilmente di ideologia fascista, non avrebbe gradito l’esposizione del noto racconto satirico “Quando c’era lui”, scritto da Daniele Fabbri, che racconta, in maniera comica, una rappresentazione moderna di Benito Mussolini alle prese con i nuovi mezzi di comunicazione. Il danno causato da questi ragazzi, forse troppo nervosi, è di circa 500 euro.
La notizia è stata appresa su twitter, direttamente sul profilo di Daniele Fabbri, coautore del fumetto assieme a Stefano Antonucci, che scrive :”Un’ora fa tre persone sono andate al nostro stand e hanno fatto circa 500 euro di danni. Noi eravamo andati via da un pò”-.
IL LUNGO POST DI FACEBOOK – Ad accompagnare il tutto c’è stato un lungo post di ringraziamento da parte degli autori nei confronti di chi si è dimostrato solidale- “Vogliamo ringraziare tutti della solidarietà, che giriamo ai ragazzi dello stand Shockdom, perché a sorbirsi questa cosa poco simpatica c’erano loro, mentre noi due eravamo sulla via del ritorno. Ci dispiace per loro, e per i danni economici subiti dal nostro editore. Sabato sera abbiamo ricevuto via twitter delle minacce di querela; Domenica pomeriggio lo stand che ospitava i nostri fumetti -e che nel frattempo erano andati esauriti- è stato danneggiato. Non ci sono prove che siano eventi correlati, e quindi non correliamoli, tanto fanno schifo anche presi singolarmente. Stiamo preparando un comunicato per dire esattamente cosa ne pensiamo dei rigurgiti fascisti, perché di questo si tratta. Ci piacerebbe che il mondo del fumetto che ci ha dimostrato tanta solidarietà in queste ore volesse aderire, prendendo una posizione chiara. Oggi pomeriggio “- prosegue il post su Facebook -”fatevi sentire, scriveteci in privato, telefonateci, contattateci, e inseriremo il vostro nome tra i firmatari. Noi siamo contro la violenza in generale, ma siamo antifascisti in partice. L’immagine che segue è all’inizio del nostro fumetto, e rappresenta un perfetto imbecille“.