Diversi i quartieri romani monitorati dagli agenti della Polizia di Stato del commissariato Porta Maggiore negli ultimi giorni per contrastare il fenomeno dello spaccio di droga.
6 le persone arrestate: un algerino e cinque italiani.
Il primo a finire in manette, è S. F. romano di 31 anni, tenuto d’occhio da un po’ di tempo dagli investigatori, convinti che fosse il pusher che riforniva il quartiere di Torre Angela .
Individuata l’abitazione, gli investigatori, hanno deciso di fargli visita per un controllo e, mentre attendevano l’arrivo dei cani antidroga della Polizia di Stato, hanno visto in diretta lo scambio di droga tra il loro “attenzionato” e il cliente.
Bloccato immediatamente, è stato trovato con un sacchetto contenente 20 involucri di cocaina e denaro in contante.
A Torre Angela invece, B.D., algerino di 34 anni, in Italia senza fissa dimora, utilizzava una panchina per svolgere la propria “attività”.
Fermo sempre nella stessa postazione, l’uomo continuamente verificava il contenuto del suo zainetto. Comportamento che ha insospettito i poliziotti che hanno deciso di controllarlo. Nella borsa infatti, c’erano 8 involucri in cellophane contenenti marijuana e 65 euro suddivisi in banconote di piccolo taglio.
D.A.M. queste le sue iniziali invece, raggiungeva via Camassei a piedi, per andare a vendere la droga al suo nutrito gruppo di compratori che lo attendevano. Bloccato in flagranza, mentre cedeva una dose, è stato perquisito: 34 dosi di “polvere bianca” già confezionate, 260 euro e un medicinale utilizzato dagli assuntori per aumentare l’effetto delle sostanze stupefacenti, il Diazepam, questo quanto trovato e sequestrato al 43enne dei Castelli Romani.
Arrestati, perché si scambiavano, 58 dosi di cocaina, L.S. e C.M., rispettivamente di 20 e 34 anni, entrambi romani, sempre in zona Camassei .
Infine nella zona Torraccia/San Basilio, P.M. romano di 41 anni, con precedenti di polizia, utilizzava il suo scooter per effettuare le “consegne”. Durante alcuni servizi di appostamento, gli investigatori, hanno scoperto che, il pusher utilizzava come magazzino, un’abitazione a Guidonia, e proprio durante la sua ultima “trasferta” , è stato fermato.
Da subito nervoso al controllo di polizia e alla richiesta di dove abitasse, lo stesso ha fornito un altro indirizzo e così gli agenti hanno deciso di perquisire lo scooter, dove hanno rinvenuto un mazzo di chiavi. Chiavi, che hanno inserito nella serratura della casa di Guidonia e, aperta la porta, sono entrati all’interno con “Condor”, il cane antidroga della Questura che ha fiutato, nella base in ferro di una cyclette, la presenza di tre bustine con dentro cocaina; altre 36 bustine della stessa sostanza e due bilancini di precisione sono state rinvenute all’interno di un vano di un condizionatore d’aria ed infine, su un ripiano di una libreria, due fogli con scritti a penna nomi e cifre e denaro contante, riconducibili all’attività di spaccio.