La maggior parte dei lavoratori di vertenza Frusinate è da giugno senza assegno di mobilità, mentre una parte addirittura da marzo. A tal riguardo torna sull’argomento il consigliere provinciale capogruppo di Forza Italia e Presidente della XV Comunità montana Gianluca Quadrini, che ci tiene a precisare quanto segue: “Per alcuni disoccupati non si tratta solamente di 4 mesi di attesa pagamento delle spettanze, ma addirittura di 7. Non è più accettabile questo rimpallo di responsabilità tra Inps e Regione a discapito dei lavoratori di Vertenza frusinate costretti a subìre ritardi burocratici troppo lunghi e inammissibili e sterili cavilli tecnici visto che ad oggi sono ancora senza spettanze, con tutte le gravissime conseguenze per la salvaguardia di numerosi padri di famiglia, costretti a vivere un disagio sociale altissimo. Molti sono in difficoltà anche nella gestione della spesa alimentare quotidiana, a pagare utenze o mandare figli a scuola”.
A quanto pare le spettanze dei disoccupati siano bloccate da una serie di intoppi di tipo tecnico burocratici alcuni per ultimo attribuiti all’Inps che non avrebbe inviato i codici decreto telematici alla Regione Lazio. “Questo è un problema che una volta risolto può garantire il pagamento dell’assegno ai lavoratori che chiedono legittimamente da troppo tempo le loro spettanze. Pertanto mi impegno a sollecitare sia l’Inps che l’ufficio regionale preposto affinché vengano liquidate al più presto le modalità che consentano una volta per tutte la liquidazione della mobilità. Senza dimenticare che questo caso merita l’attenzione di tutte le istituzioni politiche locali, provinciali e regionali che devono fare squadra verso un intento comune che è la difesa dei lavoratori, accorciando le tempistiche che hanno raggiunto un limite davvero inammissibile.
I lavoratori vogliono la verità, come è giusto che sia perché sono stanchi delle continue prese in giro di chi dovrebbe curare i loro interessi e hanno dichiarato di essere pronti ad una assemblea permanente contro le troppe bugie alle quali hanno dovuto sottostare finora”.