SMOG: DATI ECOSISTEMA SU FROSINONE PREOCCUPANTI. INACCETTABILE 99° POSTO
SOLUZIONE E’ CITTÀ INTERCOMUNALE DA 150MILA ABITANTI: LA SALUTE VIENE PRIMA DEI CAMPANILISMI
SINDACI SI FACCIANO AVANTI, REGIONE PRONTA A COLLABORARE
Dopo gli allarmanti dati del dossier “Ecosistema Urbano” di Legambiente sulla città di Frosinone, occorre dare slancio all’avvio del progetto di area intercomunale. Parliamo di un’area vasta da 150mila abitanti, che unisca Frosinone e i centri abitati vicini per affrontare insieme i problemi e mettere in campo soluzioni comuni. La salute pubblica viene prima di qualsiasi campanilismo, anche perché non si tratta di rinunciare alla propria identità ma di collaborare per migliorare la vita dei cittadini.
È una questione di governance territoriale, realizzare un progetto che metta insieme la gestione del traffico, delle aree verdi, del trasporto pubblico e della gestione di alcuni servizi delle città di Frosinone, Ceccano, Alatri, Ferentino e Veroli.
Abbiamo bisogno di un cambiamento radicale per risalire dal 99 posto (sui 104 Capoluoghi d’Italia) del rapporto Legambiente. Tutti i dati sulla qualità ambientale sono in costante peggioramento: raccolta differenziata ai minimi termini, smog alle stelle, trasporti pubblici non utilizzati e sprechi nella gestione idrica. Non è assolutamente accettabile che Frosinone, con i suoi 50mila abitanti, abbia oltre 3 mesi all’anno di sforamento dei limiti sulle polveri sottili.
Il tempo delle analisi, delle polemiche e dei rimpalli di responsabilità è finito, così come l’idea che il problema possa essere risolto dalle singole città con qualche domenica ecologica. Dobbiamo tutti lavorare allo stesso obiettivo. Su questo sono certa che la Regione sarà pronta a collaborare e a dare il suo supporto ai sindaci.
Così Daniela Bianchi, Consigliera Regionale del Lazio del gruppo “Insieme per il Lazio”, componente della Commissione Ambiente alla Pisana