Venerdi 3 Novembre 2017 alle ore 15:00, e’ stato convocato il Consiglio comunale, dove tra i 5 punti all’odg, verrà discussa la mozione presentata dal Consigliere comunale Maurizio Berretta, Capogruppo per DemocraticaMente, relativa all’adozione dei piani per l’abbattimento delle barriere architettoniche.
A tal proposito lo stesso Maurizio Berretta dichiara: “Questa mozione rappresenta il frutto del lavoro certosino svolto dai ragazzi appartenenti al Movimento Civico DemocraticaMente, un lavoro di gruppo, egregiamente coordinato da Giuseppe Marocco e Maurizio Ciriaci, due dei nostri maggiori attivisti. La mozione prevede finalmente che il Comune di Ferentino si adegui Legge 41 del 1986, Art.32 comma 21, e dalle successive prescrizioni del D.P.R. 27 aprile 1978, n. 384 (ora D.P.R. 24 luglio 1996, n. 503), ossia, all’adozione dei piani per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Un provvedimento questo che se da una parte, ci sono comuni che hanno gia’ adottato i piani, ce ne sono altrettanti in Italia che stentano ad adeguarsi. L’approvazione della mozione rappresenta, da un lato un adeguamento tecnico normativo, dall’altro come del resto sancisce lo Statuto del Comune di Ferentino all’Art. 7, ( Assistenza, integrazione sociale e diritti delle persone diversamente abili – Coordinamento degli interventi ) al comma 1) che “Il Comune promuove e sostiene la realizzazione di un sistema globale ed integrato di sicurezza sociale e di tutela attiva delle persone disagiate e svantaggiate”.
Ogni individuo che sia un disabile, un anziano o una persona con mobilita’ ridotta (sia essa in modo temporaneo o permanente) che sia residente o turista, deve avere una vita quanto più possibile “normale” e la normalità si palesa nel poter raggiungere da solo una piazza, un monumento, un ufficio comunale, una chiesa, una biblioteca, un parcheggio, senza dover effettuare un percorso ad ostacoli e salire scale per lo stesso impraticabili.
Ci appelliamo al buon senso ed alla maturita’ del Consiglio comunale di Ferentino, che sappia lo stesso cogliere la bonta’ della proposta, confrontarsi sulla stessa, discuterla e dotare la Citta’ di un Piano, si tecnico, ma soprattutto umano e civile”.