La Corte dei Conti ha prosciolto tutti e nove i veterinari coinvolti nella vicenda “Operazione bufala”. Resta comunque in piedi la pista che porta ad una accusa di falsità e irregolarità dell’attività svolta.
Definitivamente prosciolti perché il reato non sussiste. Ecco l’appello definitivo arrivato da parte della Corte dei Conti nei confronti dei nove veterinari coinvolti nell’operazione “Bufala“, smascherata nel 2012. I Carabinieri del Nas, attraverso delle analisi, avevano scoperto che il latte di alcuni animali risultava infetto. Ricordiamo che inoltre gli accusati avrebbero dovuto versare all’Asl complessivamente 173.335,75, cifra che aveva stabilito la Procura Regionale presso la sezione giurisdizionale per il Lazio.
Nonostante l’innocenza, resta in piedi invece il processo penale che dovrà accertare la falsità delle attestazioni e l’eventuale irregolarità dell’attività svolta dai veterinari coinvolti nella vicenda. Il Giudice Contabile ha convenuto che poteva formulare il suo convincimento anche prima della definizione del giudizio penale. Specie in casi come quello in esame dove è stata prodotta una esauriente documentazione probatoria.
Nel collegio difensivo sono presenti gli avvocati Enrico Pavia, Calogero Nobile, , Silvia Vitaterna , Enrico Maria Fantozzi, Bernardino Izzi e Chiarina Ianni.