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Capena, l’attacco del consigliere Mirta Paganelli: “Ultimo Consiglio svolto senza il rispetto di leggi e regolamenti”

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Duro attacco del consigliere Mirta Paganelli alla Giunta Comunale di Capena dopo la denuncia inoltrata al locale Comando dei Carabinieri in seguito alle presunte irregolarità emerse durante il Consiglio Comunale dello scorso 26 ottobre 2017.

“Voglio smentire in modo categorico le affermazioni fatte dal Sindaco e dalla sua amministrazione, attraverso il comunicato pubblicato su un giornale di zona Venerdì scorso di cui allego screen – le sue dichiarazioni -.

Nella mattinata di Sabato 28 ho presentato formale esposto al Comando dei Carabinieri di Capena, in relazione a gravi irregolarità emerse durante la seduta di consiglio comunale del 26 Ottobre scorso. Un consiglio che si è svolto senza il rispetto delle leggi e dei regolamenti. Il mio esposto, che diventerà querela nel caso in cui i fatti da me riportati si verificassero, non verte affatto sull’esigenza di avere il Capogruppo. Fa specie che un Sindaco ed una intera amministrazione non sappiano che per pretendere delle posizioni e l’applicazione del regolamento comunale ci si rivolge al Prefetto di Roma e non certo ai Carabinieri, ma loro l’esposto l’hanno letto e quindi mentono sapendo di mentire. Sto seguendo il consiglio che mi ha dato il Maresciallo , di non rendere pubblico l’esposto, tanto è solo questione di tempo, ed allora i cittadini sapranno chi ha detto la verità. Chiunque volesse però può fare un accesso agli atti e leggerlo.

Non è vero che il problema si è creato quando la lista “Per Capena” ha scelto il capogruppo, semplicemente perché il regolamento comunale prevede che, qualora i consiglieri del gruppo non trovino accordo sul capogruppo, questo spetta a chi ha preso il maggior numero di voti, quindi inequivocabilmente alla sottoscritta . Basta ascoltare la registrazione (sul sito del comune) del consiglio comunale di insediamento dell’amministrazione in cui chiedo l’intervento del Segretario comunale che conferma che il capogruppo spetta a me. Pur quindi , potendo avere da regolamento quella posizione, ho deciso di prendere le distanze dal gruppo con cui ero stata eletta, perché non mi interessavano le dinamiche politiche di ambiguità che lo contraddistinguevano, volendo espletare il mio mandato di consigliere di minoranza unicamente nell’interesse dei cittadini. La mia dichiarazione è agli atti.
Fermo restando che chiederemo al Sindaco di provare nelle sedi opportune che il programma informatico è in grado di generare automatismi rispetto alla dicitura “GRUPPO MISTO”, il Sindaco ed il Segretario comunale ,con i quali ho parlato congiuntamente il giorno prima del consiglio comunale, avevano detto tutt’altro …. Sono rimasta allibita, quando un altro consigliere di minoranza, ha ordinato in modo perentorio al Segretario comunale di rimuovere la dicitura “GRUPPO MISTO” accanto al mio nome, dal sito istituzionale del Comune di Capena e lei remissiva ha risposto che l’avrebbe fatto l’indomani mattina. Non mi risulta che si possa fare, tant’è che fino ad ora non è stato rimosso dal sito proprio niente (allego schermata del sito del Comune). Quindi quando il Sindaco ha dichiarato che la richiesta era legittima ed era stata prontamente accolta dal Sindaco e dal Segretario comunale, almeno fino a questo momento , ha mentito.

Questa faccenda non ha niente a che vedere con una diatriba interna all’opposizione. Ritengo assolutamente superfluo dover rispondere all’affermazione del Sindaco riguardo alle presunte diatribe interne ai membri dell’opposizione, essendo queste di fatto, per regolamento e statuto, causa dell’amministrazione e quindi coinvolgono Sindaco, segretario comunale(gl unici 2 organi monocratici del Comune), il Presidente del consiglio e tutta la maggioranza.

Visto che il Sindaco ha però tenuto a deformare la natura del mio esposto incentrando tutto sul capogruppo e, visti i commenti alla pubblicazione del Nuovo, anche di ex sindaci ed assessori che evidentemente non ricordano il regolamento comunale (visionabile sul sito del Comune di Capena, http://www.comune.capena.rm.it/zf/index.php/atti-generali/index/dettaglio-atto/atto/2) e fermo restando la libertà dovuta ai mezzi d’informazione stampa locale e web e non volendo entrare in una polemica sterile, riporto quanto segue:

Il regolamento del consiglio comunale di Capena , si esprime solo ed unicamente in merito ai gruppi politici (che devono essere formati da almeno 2 consiglieri) ma nulla dice rispetto al Gruppo Misto.  In questi casi, l’organo che regolamenta l’ordinamento comunale è il T.U.E.L. (D.LGS n. 267/2000) articolo 38, comma 2. Nel confermare il suindicato orientamento, si fa presente che, nel nostro caso, il regolamento del consiglio comunale non vieta espressamente la possibilità di costituire il gruppo misto uni personale e, pertanto, va da sé che l’avviso espresso in altra circostanza non può essere adattato al diverso contesto normativo in vigore nel comune in oggetto. In ogni caso, non è stato nemmeno preso minimamente in considerazione il parere richiesto da altri comuni al sistema delle Autonomie Locali per questioni identiche a quella in oggetto, in cui è indiscussa la creazione ex novo del Gruppo Misto e qualora, formato da un unico consigliere, la nomina del medesimo come Capogruppo. Pur regolarizzandolo con la modifica del regolamento comunale.

In conclusione è fondamentale per un consigliere far parte di un gruppo con tanto di capogruppo principalmente per potergli permettere di esercitare appieno i propri doveri, partecipando alle commissioni e alla conferenza dei capogruppo, assemblee dove si discute dell’attività politico programmatica del Comune. Qualora però, qualcuno non ritenga fondamentale seguire un iter democratico nella gestione della propria amministrazione, contravvenendo di fatto a quanto esplicitamente espresso negli art. 4,12,19,24 e 51 dello Statuto Comunale, se non all’art. 14 del Regolamento Comunale, non credo sia un problema di mia competenza ma sicuramente è di mia competenza espletare al massimo il mio mandato di consigliere comunale nell’assoluto rispetto dei miei elettori e della cittadinanza tutta, portando a compimento la funzione di controllo e proposizione, con tutti i mezzi a mia disposizione che risulterebbero, altrimenti, penalizzati dalla mancata incardinazione in un gruppo consiliare.
Rimando al mittente i tentativi di diffamazione operati sui social dai supporters del Sindaco, ai quali lui spesso mette i pollici (elemento gravissimo) che cercano di far apparire quello che non è, sfido gli amministratori ed il Sindaco a rendere pubblico un solo mio comportamento scorretto.

Al Sindaco avevo garantito che mai avrei fatto opposizione per partito preso e così è stato. Lo dimostrano i miei interventi ed i miei voti in consiglio comunale. Lo dimostra il fatto che al trentesimo giorno senza risposta ad una mia interrogazione avrei potuto diffidarli e non l’ho fatto, anche se per alcune risposte sono passati oltre 2 mesi e cioè largamente fuori dai termini di legge consentiti. Lo dimostrano i miei messaggi privati con il Sindaco, sempre all’insegna dell’atteggiamento costruttivo. Lo dimostrano le nostre pubblicazioni fb, sempre all’insegna dei contenuti e mai sugli attacchi personali. Di contro la maggioranza sta facendo di tutto per togliermi le prerogative che mi spettano per legge per l’espletamento del mio mandato, mancando di rispetto ai miei elettori.

Su questi temi sarà il Prefetto a pronunciarsi, per tutto il resto stiamo per rendere pubblico il lavoro fatto fin qui, tutte le interrogazioni, le richieste di atti e le eventuali risposte date dall’amministrazione. Saranno così i cittadini a giudicare il mio operato, cioè il mio MODUS operandi, gli unici a cui devo rendere conto. (perché caro Sindaco, OPUS come hai scritto tu non si dice).