Doveva essere uno dei tanti punti all’ordine del giorno, si è rivelato invece come la questione principe intorno alla quale è ruotato l’intero Consiglio Comunale di Colleferro. Oltre due ore di discussione non sono bastate a maggioranza e opposizione per trovare un comun denominatore riguardo la mozione presentata dai consiglieri di minoranza Girolami e Del Brusco sullo spostamento dei tralicci all’interno della discarica di Colle Fagiolara. Una scelta che, a dire dell’opposizione, rappresenterebbe un punto cardine per avviare l’iter relativo a un ampliamento della discarica stessa, che verrebbe in questo modo “trasformata nella pattumiera di Roma”.
Sull’argomento sono intervenuti tutti i consiglieri d’opposizione in aula (l’assenza di Girardi e Pizzuti era nota da tempo), che hanno ribadito come, secondo il loro punto di vista, la scelta appaia sostanzialmente come una manovra politica studiata a tavolino per aumentare la vita della discarica, contrariamente alla ventilata chiusura stabilita entro il 2019.
“La Regione Lazio ha predisposto 500 mila euro per lo spostamento dei tralicci”, recitava la mozione presentata in aula, un passaggio ripreso dai consiglieri Girolami e Del Brusco, i quali temono “Una nuova beffa per la città, sulle cui decisioni sono intervenuti spesso enti sovracomunali di cui non ci fidiamo, basti vedere quanto successo per l’ospedale. I tralicci per noi rimangono l’unica garanzia di una chiusura della discarica entro il 2019″.
In precedenza l’assessore Giulio Calamita aveva fornito una lunga e dettagliata spiegazione riguardo le motivazioni dello spostamento dei tralicci, una decisione già approvata mediante una delibera dello scorso maggio e finalizzata alla messa in sicurezza di una discarica che mette a rischio l’incolumità dei sui lavoratori per le caratteristiche di pendenza.
Proprio al riguardo è intervenuto il consigliere Andrea Santucci, passato ormai da diverso tempo sui banchi della minoranza, il quale ha sottolineato come “La discarica non abbia mai avuto dei parametri di sicurezza e per questo motivo rimane da chiudere senza se e senza ma. Il responsabile mi ha parlato di doppio capping, la pendenza è tale da non garantire le condizioni di sicurezza necessarie. Lo spostamento dei tralicci non risolverebbe il problema, ma anzi aumenterebbe il timore di una nuova cubatura da riempire”.
Il Consigliere Riccardo Nappo effettua una rilettura storica delle vicende, riavvolgendo il nastro sin dai primi atti di vendita del terreno su cui insiste la discarica e rammentando le prime proposte di chiusura fatte nel 2004 dal comune di Valmontone, fino ad arrivare alla proposta di chiusura nel 2019 fatta già a suo tempo dall’ex sindaco Mario Cacciotti durante il periodo della sua amministrazione.
Lo stesso Consigliere ed ex primo cittadino non risparmia critiche alla maggioranza: “Siamo di fronte a un’amministrazione che ha fatto dell’ambiente e della salute i propri cavalli di battaglia in sede di campagna elettorale e ora avalla una manovra politica per facilitare l’ampliamento della discarica, altro che scelta di sicurezza. In questo modo Colleferro diventerà ancor di più una vera e propria pattumiera di Roma. Dove sono finite ora tutte le associazioni che inveivano contro Turbogas, polveri sottili e termovalorizzatori? Non sarà mica che si è sempre strumentalizzato il discorso ambientale?”.
Alle accuse dell’opposizione ha risposto con una chiosa finale il sindaco Pierluigi Sanna: “Do appuntamento a tutti al 31 dicembre 2019, quando con un lucchetto tricolore chiuderò ufficialmente la discarica di Colle Fagiolara con un evento aperto al pubblico. Ribadisco che quella relativa alla discarica è una decisione della quale rivendico la piena autonomia, non mi farò mai influenzare dalle decisioni dai commissari o chi per loro. Lo spostamento dei tralicci è una nostra decisione autonoma, un passo importante deciso da questa amministrazione a cui farà seguito la nascita di un consorzio che sostituirà Lazio Ambiente, con una gestione totalmente diversa dal passato e nella quale i lavoratori saranno tutelati nei loro diritti. Ribadisco che lo spostamento dei tralicci si rende necessario per la chiusura della discarica entro il 2019, non devo essere io a parlare ma la storia: per quella data vedremo ciò che avrà fatto questa amministrazione e la chiusura della discarica sarà il volano per far partire la campagna per le successive elezioni del 2020, a testimonianza della nostra credibilità”.
Il sindaco annuncia inoltre di voler trasformare la discarica in un museo dopo la sua chiusura: “Mi ricordo che, quando militavo nell’UGI, portammo noi all’attenzione pubblica la situazione della discarica, della quale nessuno ne era a conoscenza – afferma -. Dieci anni fa avevamo tutte le strade sbarrate ed era difficile parlare di questioni ambientali, fortunatamente ora la situazione è cambiata e si può agire in maniera diversa. Fosse per me, la discarica sarebbe chiusa già domani, ma esistono dei contratti da rispettare e non possiamo sottrarci a questo, dobbiamo tenerne conto. Di sicuro però, facciamo nostra questa inversione di tendenza e terremo fede agli impegni presi”.
Dopo la lunga discussione, si è dunque proceduto al voto riguardante la mozione, respinta in blocco dalla maggioranza e votata dall’opposizione, ad eccezione del consigliere Cacciotti che si è astenuto.
Un piccolo giallo ha condito le battute successive del consiglio, durante la discussione sul bilancio consolidato: l’opposizione aveva infatti temporaneamente lasciato l’aula in segno di protesta, salvo poi fare immediatamente ritorno sui banchi pochi minuti dopo.
(IMMAGINE DI COPERTINA TRATTA DALLA PAGINA FACEBOOK DEL SINDACO PIERLUIGI SANNA)