Che si sia arrivati finalmente a una svolta definitiva nel caso dell’omicidio della 18enne Serena Mollicone? 16 anni dopo che la giovane venne ritrovata legata e imbavagliata ad Anitrella, a pochi chilometri da Arce, sembrano esserci spiragli positivi sul giallo. E’ stata infatti consegnata la perizia medico-legale alla procura di Cassino: lo scopo è quello di accertare la presenza della giovane nella caserma di Ace.
Il lavoro della consulente Cristina Cattaneo, che ha redatto la perizia, è durato circa un anno e mezzo ed è stato depositato in procura. Si è cercato di ricostruire con chiarezza cosa successe quel dannato primo giugno 2001. Stando a quanto emerso dal referto, potrebbe esserci compatibilità tra la ferita riscontrata sul capo di Serena Mollicone e un segno di una porta infranta sequestrata nella caserma locale. Ricordiamo che sono tre gli indagati per omicidio volontario e occultamento di cadavere: tutti continuano a dichiararsi non coinvolti nella faccenda. Le indagini sono state riaperte quasi due anni fa. Il Gip di Cassino sta facendo di tutto per verificare con certezza che la ferita alla testa della 18enne sia stata causata proprio da un veemente impatto con la porta della caserma di Arce. Accertare che quel giorno la giovane si fosse effettivamente recata lì consoliderebbe la tesi.
La salma di Serena Mollicone è stata riesumata alla fine di marzo 2016 e i nuovi accertamenti sono stati eseguiti dall’istituto di medicina di Milano e pretesi dalla procura di Cassino. Finito il lavoro, il corpo della ragazza potrebbe tornare ad Arce. Il padre, Guglielmo, si dichiara soddisfatto del lavoro della procura ciociara e spera che si possa arrivare finalmente a una svolta dopo lunghi anni in cui il mistero è rimasto irrisolto.