DI SEGUITO, LA NOTA DELL’ASSOCIAZIONE A DIFESA DEL MALATO, ANTONIO LOLLOBRIGIDA: AVEVAMO RAGIONE!
Il Decreto del TAR del Lazio n. 07022/2017 che dichiara estinto per perenzione il ricorso contro il Decreto 80 sul riordino della sanità regionale, conferma quanto abbiamo denunciato decine di volte dall’Assemblea Pubblica dell’ottobre dello scorso anno fino al Decreto di errata corrige sulla terapia tensiva circa le responsabilità delle Istituzioni locali. Alle continue giustificazioni a cui sistematicamente ha fatto il ricorso il Sindaco di Subiaco abbiamo sempre risposto chiedendo conto di quel ricorso del 2011 per la quale ne’ Comunità Montana, ne’ Comune di Subiaco hanno mai chiesto fissazione di udienza. LA GRAVITA’ DI QUANTO OGGI CERTIFICATO DAL TAR GETTA OMBRE, ANZI, STABILISCE LE RESPONSABILITA’ SULLA VOLONTA’ DELLE ISTITUZIONI DI SALVAGUARDARE L’EX OSPEDALE ANGELUVCCI.
CERTIFICA LA NON CREDIBILITA’ DELLA COMUNITA’ MONTANA E DEL COMUNE DI SUBIACO NON PER IERI, MA PER OGGI. E PERTANTO MINA LA POSSIBILITA’ DI LOTTARE PER UNA MAGGIORE OFFERTA SANITARIA AL TERRITORIO DALLE FONDAMENTA. NULLA POSSONO I CITTADINI DELLA VALLE DELL’ANIENE DELEGARE A QUESTI DUE ENTI QUALCOSA SUL PROBLEMA DELL’ANGELUCCI SENZA CHE CI SI PONGA LA DOMANDA SE LO FARANNO O MENO.
Grazie a questo i cittadini di Subiaco, si vedono da anni contestare la propria preoccupazione e contrarietà all’attuale assetto del nosocomio deciso dal Decreto del Commissario ad acta n. 368/2014, con la scusa puerile della presenza del Decreto 80.
L’ex Ospedale di Subiaco non funziona, e rischia ogni giorno di perdere ulteriori servizi!
Ci sentiamo indignati e traditi come tanti cittadini della Valle dell’Aniene per la mancanza di serietà, di responsabilità, e di azioni efficaci, che le nostre Istituzioni hanno dimostrato circa la questione dell’Angelucci. Cosi come siamo indignati di fronte al Comune di Subiaco che oggi si difende, scaricando le proprie responsabilità su altri. Non vorremmo che si arrivasse al paradosso che la responsabilità sulla mancata fissazione di udienza contro il Decreto Polverini venga data ai quattro cittadini che misero la faccia e non solo su quel ricorso a cominciare dal compianto Antonio Lollobrigida, a cui questa associazione per la tutela della salute è intitolata.
A noi non interessa la campagna elettorale come non interessano i giochetti nelle segrete stanze neanche poi così segrete. Il tempo ci sta dando ragione, ma nessuno dice al Commissario Zingaretti (come accaduto nell’incontro in Comunità Montana) che non c’è, nessuna possibilità di riscatto della Valle dell’Aniene se non si passa attraverso il Diritto fondamentale ai servizi per la salute.
Questa è la nostra posizione alla quale il Sindaco Pelliccia per ben due volte non ha rIsposto in due assemblee pubbliche dimostrando con arroganza, il disinteresse verso l’Angelucci. Così come non ha mai preso in considerazione le nostre proposte inviategli a luglio di questo anno circa l’opportunità di rilanciare l’idea mai tramontata, di una equiparazione con l’Ospedale di Bracciano alla luce della pietra tombale posta alla terapia intensiva con il Decreto di Errata Corrige, su cui il silenzio della politica locale è stato totale.
NOI CONTINUIAMO A LOTTARE DENUNCIANDO OGNI GIORNO QUANTO NON FUNZIONA NEL PRESIDIO OSPEDALIERO DELLA VALLE DELL’ANIENE, NELLA CONSAPEVOLEZZA DI AVERE UNA AMMINISTRAZIONE CONTRARIA SOLO QUELLA DI SUBIACO E COLPEVOLE!
ASSOCIAZIONE ANTONIO LOLLOBRIGIDA