La scorsa notte ad Anagni, personale del N.O.R.M.- Aliquota Radiomobile, nel corso di un servizio per il controllo del territorio teso a contrastare la commissione dei reati predatori è intervenuto presso una ditta del luogo, specializzata e attiva nel settore dell’informatica e con il piazzale condiviso con altra azienda adibita alla rivendita di mezzi agricoli, per un furto in atto ad opera di alcuni sconosciuti, che avevano praticato un foro nella parete perimetrale del capannone delle suddette attività commerciali. I malviventi, sorpresi dall’immediato intervento dei militari, si sono dileguati a piedi, assicurandosi la fuga nelle vicine e vaste campagne.
Nel corso delle attività di ricerca, la Centrale Operativa ha ricevuto un’ulteriore segnalazione di furto ancora in atto presso un’altra azienda attualmente dismessa e poco lontano dalla precedente ad opera di cinque individui che, in base alla segnalazione, si si erano introdotti al suo interno. I malviventi, verosimilmente sempre gli stessi, alla vista dei militari anche in questo caso si davano alla fuga a bordo di un’Opel Astra, tentando di investire i Carabinieri operanti che, seppur inizialmente costretti gettarsi all’interno di una scarpata per evitare l’investimento, riuscivano a risalire immediatamente a bordo dell’autoradio e a porsi all’inseguimento del veicolo che imboccava il casello autostradale A1 di Anagni con direzione Colleferro.
Il veicolo veniva ritrovato abbandonato nei pressi dell’uscita autostradale di Colleferro dove i malviventi, abbandonata l’autovettura, sono riusciti a dileguarsi a piedi nelle circostanti campagne, facendo perdere le proprie tracce.
Nel corso del sopralluogo eseguito presso le aziende, venivano rinvenuti 4 passamontagna di colore nero, un cappello di colore nero con visiera marca Adidas, un guanto di colore nero, mentre dal controllo dell’autovettura utilizzata nella fuga venivano rinvenuti due giubbotti, rispettivamente uno di tipo militare e l’altro tipo “bomber” di colore nero.
Nel medesimo contesto operativo, inoltre, sia l’autovettura che gli indumenti rinvenuti sono stati sottoposti a sequestro per i successivi accertamenti da eseguire al fine di giungere all’identificazione dei malfattori.