Il 25 Novembre 2017 alle ore 17.00 si è svolta una tavola rotonda presso il PALAOLIMPIC di Colleferro con cittadini e tecnici urbanistici per le valutazioni sul tema “LA PIANIFICAZIONE URBANISTICA DELLA CITTA’ CHE VORREI”, in merito a quanto emerso nel Consiglio Comunale del 22.11.2017 ove è stato adottato il “ Piano Urbanistico”.
L’iniziativa intrapresa dai consiglieri comunali Del Brusco e Girolami ha avuto lo scopo di un dibattito/confronto su tale telematica e delle varie sfaccettature che da esso ne derivano. Sono intervenuti al dibattito: l’ing. Giani Arnaldo, l’arch. Ripari Francesca e l’ing. Dimitri Pasos.
L’ing. Giani – già Consigliere Comunale di Colleferro dal 2001 al 2010 – ha illustrato le varie fasi che si sono succedute nel tempo in relazione alle problematiche urbanistiche di Colleferro dal 2004 in poi, con particolare riferimento alle azioni attuate dalle precedenti Amministrazioni Comunali, ivi compresa la variante del Piano Regolatore legata alla località IV KM. e degli accordi di programma tra la Soc. Secosvim e l’Amministrazione Comunale di Colleferro al fine di individuare le linee di indirizzo per il recupero delle aree industriali dimesse.
Il provvedimento adottato dal Comune di Colleferro è stato battezzato come MASTER PLAN, che nel suo significato etimologico del termine vuole significare, un documento di indirizzo strategico che sviluppa un’ipotesi complessiva sulla programmazione del territorio, individuando i soggetti interessati, le possibili fonti di finanziamento, gli strumenti e le azioni necessarie alla sua attuazione. E’ uno strumento urbanistico che è liberamente condiviso ed approvato dai soggetti interessati, siano essi pubblici e/o privati, da attuarsi mediante una o più intese ed è caratterizzato da processi partecipativi che sanciscono la validità del suo contenuto ai fini economici e sociali per i cittadini dei territori interessati dal progetto di programmazione territoriale.
In sintesi, la formazione di un Master Plan si articola in tre parti:
– La fase analitica – interpretativa,
– La fase progettuale,
– La fase di gestione.
Entrando nel merito del documento approvato dal Comune e dalla sua analisi, ci si è chiesto quali possano essere gli obiettivi da raggiungere, considerato che si è parlato del Master Plan, ossia una programmazione urbanistica sull’intero territorio. Dall’esame di tale atto, tutto ciò non si è verificato, ma quello che lascia maggiori dubbi e perplessità riguarda il fatto che il collegamento fra i due nuovi poli “S.Barbara a Sud” e “S. Gioacchino a Nord” possa determinare uno sviluppo proprio a NORD –area interclusa – ignorando completamente tutto ciò che è stato ed è tutto il resto di Colleferro. Gli sviluppi indicati sono rappresentati da un incremento della popolazione di un 10% da qui all’anno 2050, nessuna attività edilizia, una quantità di aree polifunzionali di cui non è dato conoscere quale sviluppo possono avere.
L’Arch. Ripari Francesca nella sua illustrazione, ha posto l’accento su alcuni elementi che caratterizzano questo fantomatico Master Plan, ovvero aree polifunzionali come il Parco Scientifico e Tecnologico, il Polo Produttivo, il Parco urbano e Piano Commerciale, che in relazione a: Rigenerazione urbana delle aree industriali dimesse, il recupero a valorizzazione delle peculiarità storico e culturali, il contenimento del consumo del suolo, e la ricucitura urbana delle aree pubbliche,
“Non si vede nulla di originale, nè vengono definiti gli indirizzi di settore, in effetti trattasi di una vasta superficie di ben 136 ettari, ma, poichè nel piano urbanistico non sono previsti elementi specifici, nè la realizzazione di un qualcosa in tempi certi”, non possiamo non rappresentare le nostre perplessità e la scarsa funzionalità del documento approvato.In altre parole: Cosa vuole fare effettivamente l’Amministrazione Comunale ? Questa domanda ce la siamo posta in diverse circostanze ed occasioni, ma purtroppo ad oggi, non è possibile dare una risposta chiara e precisa”.
L’Ing. Dimitri Pasos, che in passato ha partecipato ai lavori ed attività “Dell’Ufficio Di Piano” del Comune di Colleferro, nella gestione Moffa, ha evidenziato l’incomprensibilità dei termini usati per nascondere le effettive realtà, ovvero non è mai stata attuata una partecipazione effettiva: ” Si è voluto confezionare un documento di cui non si conoscono gli scopi da raggiungere, né tanto meno il suo contenuto”.
Si sono succeduti diversi interventi di cittadini presenti che hanno mostrato anch’essi tutte le incognite e le difformità nascenti dall’adozione dell’atto amministrativo in questione. Tali considerazioni, conducono certamente, alla riflessione che, rileggendo il programma elettorale a suo tempo presentato nella campagna elettorale del 2015 ove si è registrata la vittoria dell’attuale Amministrazione Comunale a guida di Pierluigi Sanna, gli interventi fatti dai Consiglieri Comunali di opposizione nelle sedute pubbliche del 25 Marzo e 1 Aprile 2017, i commenti che si registrano negli ambienti di Colleferro, si ritiene molto arduo che quel programma possa essere realizzato, soprattutto dal fatto che siamo a metà legislatura.
Si sta assistendo non all’impossibilità di governare, ma un’assenza completa di una Amministrazione che ha smarrito il senso politico di governare, venendo meno ad un preciso obbligo verso la cittadinanza di Colleferro.