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Colleferro, il Vicesindaco e Assessore ai Servizi Sociali Stanzani: “Dal 1 dicembre partirà il REI”

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Colleferro, il Consiglio Comunale approva il bilancio di previsione e il programma triennale delle opere pubbliche

“Il primo dicembre partirà il Rei, Reddito di Inclusione, la nuova misura di contrasto alla povertà assoluta che dovrebbe, attraverso un programma concertato con gli attori del panorama sociale locale, portare all’autonomia delle famiglie più vulnerabili puntando sulla valorizzazione delle loro capacità” E’ quanto dichiara attraverso un comunicato il Vicesindaco e Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Colleferro Diana Stanzani.

“E’ una iniziativa del Ministero de Lavoro molto importante – prosegue -, che immaginiamo essere un migliore percorso di sostegno alle famiglie più fragili. Il Rei si compone di due parti: un beneficio economico erogato mensilmente attraverso una Carta di pagamento elettronica e un progetto personalizzato di attivazione e di inclusione sociale volto al superamento delle condizioni di povertà. Come da circolare del Ministero del Lavoro, il beneficio è concesso per un periodo massimo di 18 mesi da cui vanno sottratte le mensilità del SIA il Sostegno all’Inclusione Attiva, eventualmente già erogate al nucleo familiare.

Il progetto viene predisposto con la regia dei servizi sociali del Comune che operano in rete con gli altri servizi territoriali e gli enti no-profit  e coinvolge tutti i componenti del nucleo familiare. Il Rei nel 2018 sarà erogato ai nuclei familiari in possesso di determinati requisiti.

Requisiti familiari – presenza di una delle seguenti condizioni : un componente di minore età; una persona con disabilita e almeno un suo genitore o tutore; una donna in stato di gravidanza; un componente che abbia compiuto 55 anni con specifici requisiti di disoccupazione.

Requisiti economici – il nucleo familiare deve essere in possesso congiuntamente di: un valore di ISEE in corso di validità non superiore a 6 mila euro; un valore ISRE ai fini del ReI non superiore a 3 mila euro; un valore del patrimonio immobiliare, diverso dalla casa di abitazione, non superiore a 20 mila euro; un valore del patrimonio mobiliare (depositi, correnti, etc…) non superiore a 10 mila euro (ridotto a 8 mila euro per due persone e a 6 mila euro per la persona sola).

Per accedere al ReI è inoltre necessario che ciascun componente il nucleo: non percepisca già prestazioni di assicurazione sociale per l’impiego (NAspl) o altri ammortizzatori sociali di sostegno al reddito in caso di disoccupazione involontaria; non possieda autoveicoli e/o motoveicoli immatricolati la prima volta nei 24 mesi antecedenti la richiesta; non possieda imbarcazioni da diporto.

Il soddisfacimento dei requisiti non da necessariamente diritto al beneficio economico la cui effettiva erogazione dipende anche dall’eventuale fruizione di altri trattamenti assistenziali  e dalla condizione reddituale rappresentata dall’indicatore della situazione reddituale (ISR) al netto dei trattamenti assistenziali in esso considerati. L’utilizzo di questa misura è molto importante e si affianca in maniera significativa alle attività svolte costantemente dai Servizi Sociali Comunali che oggi si trovano ad affrontare problemi più complessi e più gravi rispetto al passato perché di fronte ad un tessuto sociale molto più articolato e debole”.