Sembra assurdo dirlo, ma dopo le sconfitte maturate con Genoa e Inter il Frosinone ha più possibilità di salvarsi rispetto a quindici giorni fa.
Certo, l’ottima prestazione sfoderata con i nerazzurri e i pali che ancora tremano alle spalle di Handanovic lasciano parecchio amaro in bocca, perché se al termine dei 90’ di gioco c’era una squadra che meritava di uscire vittoriosa dal campo non era certo quella guidata da Mancini.
Tre punti che sarebbero stati pesantissimi e avrebbero fatto vedere la classifica da una prospettiva completamente diversa, su questo non c’è dubbio. Ad addolcire il week-end canarino, però, ci hanno pensato ancora una volta Carpi e soprattutto Palermo, incappato nell’ennesima Caporetto di una stagione balorda e condizionata pesantemente dalle lune del suo presidente Zamparini, giunto all’undicesimo avvicendamento in panchina dopo il nuovo richiamo di Ballardini.
Tutto è rimasto esattamente come prima e i giallazzurri non possono che tirare un altro sospiro di sollievo, visto che il calendario ancora una volta vedeva sulla carta sfavoriti i ragazzi di Stellone.
Adesso la speranza è che la musica cambi repentinamente, perché nella settimana che sta per entrare il Frosinone si gioca davvero tutto. Verona, Chievo e Palermo, tre sfide salvezza che dovranno produrre sette punti se si vorrà puntare con decisione alla salvezza.
Serve quello sprint che, per vari motivi, fino ad ora non è mai arrivato e che dovrà forzatamente passare almeno per un’altra vittoria esterna. La brutta notizia per Dionisi e compagni è che la compagine di Delneri, contrariamente a quanto si poteva immaginare qualche settimana fa, ci crede eccome.
La vittoria di Bologna ha ringalluzzito gli scaligeri, che complici i suicidi delle dirette concorrenti sono a sei punti dalla zona salvezza e hanno ancora una possibilità da sfruttare. Sarà gara vera, quindi, con l’Hellas che lotterà per un obiettivo concreto al contrario del Chievo di Maran, salvo da un paio di giornate e con la pancia apparentemente piena.
Due situazioni diverse, un solo obiettivo: fare almeno quattro punti e provare a piazzare quel sorpasso al quart’ultimo posto lungamente inseguito nel girone di ritorno. Un’impresa non di poco conto per una squadra allergica alle trasferte, ma che in questo momento del campionato non conosce troppe alternative.
In caso contrario, il Frosinone rischierebbe grosso e dovrebbe aggrapparsi ad una nuova ecatombe avversaria, concentrando tutte le possibilità sulle ultime due sfide interne in calendario e sperando di trovare un Milan con la testa già rivolta alla finale di Coppa Italia. I 37 punti in classifica, quota in questo momento verosimile per brindare alla salvezza, sono ancora lontani e nelle prossime partite bisognerà gettare il cuore oltre l’ostacolo, sperando magari in quel pizzico di fortuna che è mancata nelle ultime uscite.
La prestazione di domenica scorsa ha detto però che i canarini hanno le carte in regola per provarci e, rispetto a Carpi e Palermo, sembrano possedere anche qualcosa in più a livello di gamba e motivazioni. Sensazioni che andranno confermate e rinforzate nell’imminente tre giorni veneta, dove oltre alla condizione atletica servirà anche grande lucidità mentale.
Il traguardo è troppo importante e adesso non bisogna fare calcoli, puntando ad ottenere il massimo. Con un solo grido ad accompagnare questi ragazzi: Forza Frosinone.