Riceviamo e pubblichiamo una lettera di un cittadino di Lariano che affronta la tematica relativa alla siccità:
A fine Novembre dell’anno 2017….. a Lariano c’è la siccità… e mentre torna alla memoria un noto film comico dove venivano ironicamente elencate le tre piaghe che colpivano la Sicilia: L’Etna; Il Traffico e la siccità….. la realtà alle pendici della catena montuosa dei Monti Lepini supera la fantasia.
Nel mese di Giugno 2017, l’intera cittadinanza del Comune di Lariano veniva informata che a causa della siccità connessa ad un periodo di assenza di precipitazioni, che mai, e dico mai, da 20 anni a questa parte aveva colpito la nostra ridente cittadina, il servizio idrico gestito in appalto da Acea, sarebbe stato ridotto con turnazioni prestabilite, per ridurre gli sprechi e consentire l’utilizzo delle risorse idriche a tutti i cittadini in egual misura.
Come sempre nello spirito dei cittadini di Lariano, ognuno, non privo di inventiva e saggezza popolare, correva ai ripari utilizzando i mezzi e le risorse a propria disposizione… spuntavano così da ogni dove, sui tetti, nei cortili e nei posti più impensati, vari recipienti di tutti i colori, forme e varietà, posti a sopperire alla mancanza della preziosissima acqua nelle 12 ore giornaliere di assenza del servizio.
Così mentre nelle ore serali si ergeva sulle abitazioni il fiero sibilo delle varie pompe elettriche che si attivavano per utilizzare l’acqua immagazzinata nei vari pozzi o recipienti, ognuno, nella solidale accettazione della eccezionale siccità che attanagliava il proprio amato territorio, sopportava tutti i disagi connessi a tale disastrosa mancanza.
Si arrivava così faticosamente e strenuamente alla situazione attuale, dove, o meglio, quando, ai primi giorni di Dicembre, il servizio idrico è ancora razionato ed a nulla e dico nulla valgono le numerose precipitazioni, che, evidentemente, frutto di un allucinazione collettiva, sembrano voler prendere in giro i cittadini, i quali, ancora oggi, attendono inutilmente il ripristino del pieno servizio idrico e la fine della tremendissima siccità.
I cittadini Larianesi , commossi dagli immani sforzi messi in atto dall’amministrazione comunale e dal gestore del servizio idrico, intanto, iniziano a studiare le opere di “Vitruvio”, come il “De Architectura” per approfondire gli studi sull’architettura Romana e sulla realizzazione di cisterne romane, con tanto di anfore per il pescaggio, nonché di acquedotti fatti di mattoni e malta e caratterizzati da splendide arcate, che in epoca relativamente antica, si parla di appena duemila anni fa, sembravano fornire un servizio migliore a quello attuale.
Vi è poi la vana speranza che, se per caso, il vero motivo della carenza del servizio idrico, non fosse la siccità, l’amministrazione o il gestore del servizio, siano colti da una improvvisa volontà di mettere al corrente i cittadini sulla vera natura del problema, su quali siano le contromisure adottate e per quando sia previsto il ripristino del servizio.
Nella speranza di non dover affrontare le festività contornati da recipienti colmi fino all’orlo della preziosissima risorsa, porgo un augurio di risoluzione del problema ed un saluto affettuoso e solidale a tutti i miei amati concittadini larianesi.
Il cittadino Pasquino