Un Massimiliano Bellotti determinato e deciso a raggiungere lo scranno più alto della politica valmontonese è quello che si appresta a solcare i primi passi della campagna elettorale prevista per il rinnovo della compagine amministrativa del 2018. Da sempre impegnato in politica fra le file del centro destra e attivo nell’associazionismo sportivo e nella società di Valmontone, Bellotti presenterà ufficialmente la sua candidatura e le idee di governo per la città, il prossimo 17 dicembre alle 17.30 nella Sala Parrocchiale di S. Maria Maggiore a Valmontone.
Bellotti, in questi ultimi mesi avete realizzato una laboratorio di idee. Ci spiega di cosa si tratta?
“Nella mia esperienze politiche degli anni passati, ho potuto constatare che la scelta dei consiglieri avveniva solo all’ultimo momento. Questa scelta tardiva non solo non dava merito al valore stesso dei consiglieri ma non consentiva neanche di valutare la loro preparazione all’interno di un progetto di governo valido. In consiglio poi si avevano delle persone che sapevano poco o nulla dei temi di cui si trattava. Questa pratica ci ha fatto riflettere e ci ha portato alla creazione di un gruppo ben preparato formato da giovani che abbiano acquisito quelle necessarie informazioni su importanti aspetti della vita amministrativa. Per questo motivo, da circa cinque mesi, abbiamo dato vita a dei gruppi di lavoro. Ogni gruppo sviluppa dei progetti su alcune tematiche, quali ambiente, scuola, sport, e quanto altro può essere trattato per rinnovare la nostra cittadina”.
Una scuola politica per creare una nuova classe dirigente?
“La nostra intenzione è quella di rinnovare la vita politica di Valmontone, con nuove energie, nuove idee. In questo nostro progetto le nuove generazioni avranno un posto di particolare rilevanza. Molti giovani della nostra città stanno partecipando ai gruppi di lavoro che, come ho detto, servono per preparare alla conoscenza della pratica amministrativa. Avere dei consiglieri preparati può essere un ottimo metodo di prevenzione per le prevaricazioni di un sindaco che riuscirebbe a far passare quello che vuole in consiglio comunale. La preparazione e la conoscenza è anche un argine alle dubbie pretese di un sindaco che vuole avere campo libero nel governare”.
Questo vale anche per Lei nel caso diventasse sindaco.
“Certo, questo varrebbe anche per me. Ma poi un consiglio composto da persone preparate garantirebbe una maggiore garanzia di governabilità democratica per tutti i nostri cittadini e per Valmontone. Rilanciare la nostra comunità per ricollocarla al posto in cui era fino a qualche anno fa. Valmontone era un centro di riferimento, ora, purtroppo, è una città al palo”.
Può anticiparci alcuni temi che tratterete il prossimo 17 dicembre?
“Senza svelare tutto il nostro programma posso solamente accennare a tre punti presenti fra gli altri. Partendo dal dato demografico crescente, noi puntiamo a rivalutare gli impianti sportivi esistenti. Attraverso un project financing, ossia la realizzazione di opere pubbliche senza oneri finanziari per la pubblica amministrazione, e con il sostegno dell’imprenditoria privata disposta a valorizzare alcune strutture della nostra città, abbiamo intenzione di creare, nell’area vicina alla sede del 118 e all’attuale campo di calcio, due campi da tennis, due campi da calcetto ed un campo polivalente. Un centro sportivo che svolga anche la funzione di centro di aggregazione necessario anche per far riunire e incontrare i nostri ragazzi e che, purtroppo, manca a Valmontone. Un altro punto, fra i molti contenuti nel nostro programma, è quello riguardante la scuola. Le strutture scolastiche presenti sono in un profondo stato di incuria e quasi abbandono. Facendo dei sopralluoghi, abbiamo constatato questa situazione e per risolverla proponiamo la realizzazione di una nuova struttura scolasti che accorpi tutte quelle presenti nel nostro comune. Un College che vada dall’asilo fino alle scuole medie, il tutto in una sola e unica struttura. Anche in questo caso un sostegno dai privati ci aiuterà nella creazione di questa nuova scuola. E’ chiaro che questo non sarà un progetto a breve termine ma ci consentirà, una volta completato di avere una struttura efficiente, e necessaria a formare le persone del domani. Spesso ce lo dimentichiamo ma il ruolo della scuola è fondamentale per formare gli uomini e le donne del domani, del futuro della nostra città. La cultura e l’impegno a valorizzare la nostra memoria e la nostra storia, sarà un altro punto del nostro programma. Attraverso l’intervento dell’imprenditoria locale e non solo, daremo nuova vita al Teatro di Valmontone con una struttura che accolga tutte le persone che sono state private di questo splendido edificio. Quello attuale è ormai oggetto di cause e contese che vanno avanti da molti anni. Se sarà il caso, la struttura attuale verrà messa in sicurezza. Altrimenti, se le circostanze lo richiederanno, la demoliremo del tutto e ne ricostruiremo un’altra in un altro luogo di Valmontone, per riportare i nostri concittadini al Teatro. Noi, con un project financing, riusciremo a realizzare un nuovo Teatro in sette mesi. Ma queste che ho accennato sono solamente alcuni dei progetti e delle idee che proporremo durante l’incontro del prossimo 17 dicembre”.
Un giudizio sull’amministrazione Latini?
“Non voglio fare paragoni e non ci sto a partecipare al gioco delle accuse e delle critiche. A me non piace additare un capro espiatorio per lo stato in cui è Valmontone. Certo, ci sono delle responsabilità e chiunque può farsi un’idea delle capacità di questa amministrazione andando in giro per la città e controllando gli atti che sono online. Ma io e tutto il mio gruppo di lavoro, vogliamo concentrarci sulle idee. Soltanto le nuove idee di una nuova classe dirigente, giovane e preparata come quella a cui stiamo lavorando, possono dare un futuro per Valmontone. Noi siamo pronte e ci stiamo preparando per questo”.