La Virtus Roma incappa ad Agrigento nella quinta sconfitta consecutiva in campionato cedendo 101-72 alla Moncada. Gli uomini di coach Bechi resistono un tempo (51-45), ma poi devono arrendersi ai due parziali di 12-0 e 9-2 con i quali i padroni di casa hanno aperto i due quarti finali portando la sfida definitivamente dalla loro parte. Primo quarto all’insegna degli attacchi da entrambe le parti: Agrigento lo chiude avanti 26-24 grazie ai 7 punti di Cannon e Guariglia, mentre Roma si appoggia sulla sua coppia Usa che fattura 20 dei 24 punti virtussini (Thomas 11).
L’inizio del secondo quarto è invece più difficile per i capitolini che trovano con più fatica il canestro mentre dall’altra parte 5 punti di Ambrosin (9 nel quarto) fanno andare i padroni di casa avanti 37-28 dopo 4’ di gioco. Una tripla di Evangelisti (7 nei secondi 10’) poco prima della metà del quarto consegna a coach Ciani il vantaggio in doppia cifra sul 40-30, la Virtus però rimane aggrappata alla partita grazie a 5 punti di Chessa prima e Landi poi e chiude sotto 51-45 il primo tempo. Ripresa di gioco che coincide con il momento più difficile della Virtus Roma: la Moncada apre il secondo tempo infatti con un parziale di 12-0 (5 di Zugno) nei primi 5’ andando sul 63-45. Roma trova i primi punti del tempo con una tripla di Roberts oltre la metà del periodo, ma riesce a non affondare registrando la difesa e riducendo lo svantaggio fino al 70-59 di fine quarto. Un canestro di Baldasso in apertura dell’ultimo periodo fa tornare lo svantaggio in singola cifra, 70-61, ma subito dopo arriva un 9-0 di Simone Pepe (18 nell’ultimo quarto) che con 7:30 sul cronometro porta il punteggio sul 79-61 e chiude virtualmente la sfida.
Il resto del tempo serve solo ai padroni di casa per aumentare il divario fino al 101-72 finale. Prossimo impegno in campionato domenica 10 dicembre alle ore 17.00 al Palazzetto dello Sport contro la Remer Treviglio. Questo il commento di coach Luca Bechi in conferenza stampa: “Prima di tutto complimenti ad Agrigento, una società con grande equilibrio che ha replicato il progetto con giocatori diversi mantenendo la stessa filosofia. Noi siamo lontani per intensità e qualità: abbiamo subìto le cose più semplici come la pressione difensiva, i rimbalzi d’attacco; proviamo a rimanere attaccati alla partita, torniamo a -10 in un attimo e poi andiamo di nuovo subito sotto. Dobbiamo imparare a trovare un’altra attitudine, abbiamo giocato due partite nelle quali magari non alla prima spallata, ma alla seconda sì, siamo andati a terra. Al di là dello scarto accumulato nel finale, quando ho voluto dare un messaggio alla squadra per far capire che siamo tutti coinvolti e che se non si fa bene si sta seduti, abbiamo giocato due partite simili tra Cagliari e oggi. Adesso siamo una squadra che deve assolutamente reagire, abbiamo avuto una settimana particolare con cambio allenatore e due trasferte ma ora basta, gli alibi sono finiti, c’è soltanto da lavorare in palestra perché dobbiamo uscire rapidamente da questa situazione. Personalmente io conosco solo la strada del lavoro duro quotidiano e da questo ripartiremo la prossima settimana. Dobbiamo cambiare faccia, atteggiamento, modo di lavorare, perché il rispetto e i risultati si guadagnano soltanto con i fatti”