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Crisi Ideal Standard, l’UGL Frosinone chiede a Pompeo un tavolo tecnico interistituzionale per il cassinate

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Roma, firmato il contratto decentrato dei dipendenti capitolini. UGL: "Mortificate le fasce più basse"

“Istituire una task force e convocare subito un tavolo in Provincia per analizzare la grave crisi che sta colpendo il sud del territorio e la sua economia”. La richiesta arriva dal Segretario generale dell’UGL Frosinone Enzo Valente che invita il presidente Antonio Pompeo ad avviare al più presto un confronto tra tutte le parti interessate, dai sindacati ai politici, dai lavoratori alle forze economiche, per mettere in atto tutte le azioni possibili e tentare di arginare l’erosione dei posti di lavoro che ultimamente sta colpendo il cassinate: “Dopo la doccia fredda della FCA – spiega Valente – dobbiamo ora fare i conti con la chiusura di uno stabilimento importante come quello dell’Ideal Standard di Roccasecca che impiega ben 300 operai senza contare quelli dell’indotto.

Famiglie che rischiano di non avere più, tra qualche mese, alcun sostegno e che si vanno ad unire ai 530 interinali a cui, solo poche settimane fa, la FCA ha negato il rinnovo del contratto e alle altre centinaia di persone dell’indotto espulse, in modo silente, dal mercato del lavoro”. Nel giro di un brevissimo lasso di tempo, il territorio a sud della Provincia di Frosinone ha perso oltre mille posti di lavoro: “E’ una situazione insostenibile ed un campanello d’allarme per le istituzioni del nostro territorio – sottolinea il segretario Ugl – ragion per cui chiedo al Presidente Antonio Pompeo di mobilitarsi e convocare un tavolo istituzionale per iniziare una profonda discussione, in ballo c’è il futuro di migliaia di famiglie e di un territorio vasto e fondamentale per tutta la provincia”.

Valente teme per la tenuta sociale del territorio: “Gli effetti di questa nuova ondata di licenziamenti sono in questo momento imprevedibili e la paura è che ci possano essere ripercussioni anche per l’ordine pubblico. La crisi economica ci avvicina sempre di più al profondo sud del paese e non va assolutamente trascurata l’esasperazione dei disoccupati”.