Politica

Valmontone, Miele e Pirozzi escono allo scoperto e ufficializzano le loro candidature

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Due ufficialità in una. A braccetto, come testimonia il forte legame esistente tra i due personaggi. Sergio Pirozzi e Angelo Miele escono allo scoperto e annunciano le proprie candidature rispettivamente alla presidenza della Regione Lazio e alla poltrona di Primo Cittadino del Comune di Valmontone.

Menù ricco e variegato quello presentato nella suggestiva cornice di Palazzo Doria, con un folto schieramento di persone ad assistere alla conferenza stampa indetta nella giornata di ieri, giovedì 7 dicembre, a partire dalle 18.30. Al tavolo erano presenti anche Cristiana Carrozza, che concorrerà al fianco di Pirozzi nelle elezioni regionali, e il Consigliere Comunale Piero Attiani.

Nel suo discorso introduttivo Angelo Miele ha svelato di aver composto la squadra per le prossime comunali, della quale sarà a capo. Una candidatura forte, che entra di diritto nel novero dei favoriti per la corsa a sindaco, se non altro per la rilevante storia politica del personaggio. Senza rubare la scena all’amico e collega sceso dal reatino per inaugurare la sua campagna elettorale, Miele ha auspicato un ritorno a Valmontone di Pirozzi nelle vesti di vincitore, augurandosi un repentino cambiamento della situazione tra i banchi dell’Ente Regionale proprio attraverso l’investitura dell’attuale sindaco di Amatrice.

Lo stesso Sergio Pirozzi, prendendo la parola, ha spiegato di aver ponderato a lungo la scelta insieme ad alcuni amici che hanno dato una grande mano nel difficile periodo di ricostruzione nelle zone terremotate. Uomini, prima ancora che politici, i quali hanno lavorato per la gente e in mezzo alla gente, mettendo in campo un grande senso di responsabilità finalizzato alla ricostruzione. “Nella mia vita non mi sono mai arricchito con la politica – ha dichiarato – né prestando il mio impegno alla provincia, né come sindaco di Amatrice, compito per il quale percepisco 660 euro mensili. Abbiamo riflettuto a lungo sulla possibilità di scendere in campo e alla fine abbiamo deciso di convogliare la grande esperienza accumulata stando in mezzo alle persone per una causa nobile come quella della Regione”.

“Non mi interessano i proclami – ha continuato -, dico solo che chi avrà il piacere di votarmi dovrà sapere che appoggerà un presidente che non scenderà a compromessi con nessuno e che metterà la gente al centro del proprio mandato. Il mio obiettivo è quello di rendere forti gli ospedali locali e non di centralizzare i servizi, così come è mia intenzione restituire alla popolazione l’uso di un bene pubblico come l’acqua, senza far arricchire aziende che puntano solo al profitto. Sono assolutamente contrario alle cosiddette “marchette” e alle raccomandazioni politiche: basti guardare l’esempio di Lazio Ambiente, un’azienda che aveva tutto per essere virtuosa e invece è stata portata al disastro. Ecco, chi mi voterà dovrà aver ben chiaro che vuole eleggere un presidente che si è sporcato le mani e che indosserà la giacca e la cravatta solo quando sarà strettamente necessario. Non vivo di politica e, se non sarò eletto, magari tornerò a fare il mio mestiere principale, che è quello dell’allenatore di calcio. Di certo, metterò tutti sullo stesso livello, perché per me il comune cittadino verrà considerato come, se non di più, del potente di turno”.