La legge sulla Rigenerazione Urbana, va considerata come uno dei punti cardine che la Regione Lazio ha messo in campo per la valorizzazione urbanistica in più ambiti. Di questa nuova norma se ne è discusso ieri in una convegno organizzato del Circolo del PD di Gavignano, presso il ristorante ‘Le Cese’, alla presenza dell’onorevole Renzo Carella, di Francesco Raffaelli della segreteria assessorato alle politiche del territorio e mobilità della Regione Lazio, di Simone Lupi Consigliere Regionale e Presidente della Commissione Bilancio della Regione Lazio, di Ivan Ferrari Assessore all’Urbanistica del comune di Gavignano, di Antonio Caradonna di In Servizio presso la Regione Lazio e di Francesca Martella nuova segretaria del Circolo PD di Gavignano. Quest’ultima, dopo aver spiegato le finalità del convegno, ha introdotto gli ospiti. Il primo a parlare è stato il dott. Raffaelli che ha illustrato ampiamente i contenuti della legge.
La legge sulla Rigenerazione Urbana, approvata dalla Regione Lazio nel luglio scorso, ha l’obiettivo di promuovere, incentivare e realizzare, una rigenerazione intesa in senso ampio e integrato comprendente aspetti sociali, economici, urbanistici ed edilizi, anche per promuovere o rilanciare territori soggetti a situazioni di disagio o degrado sociali ed economici al fine di migliorare la qualità della vita dei cittadini.
Inoltre, la legge, tende a incentivare la razionalizzazione del patrimonio edilizio esistente, a favorire il recupero delle periferie, a qualificare la città esistente, a limitare il consumo di suolo, ad aumentare le dotazioni territoriali mediante l’incremento di aree pubbliche o la realizzazione di nuove opere. Altro aspetto della legge è quello riguardante il sostegno della sicurezza dei manufatti esistenti mediante interventi di adeguamento sismico, di miglioramento sismico e di riparazione o intervento locale.
E ancora il sostegno al miglioramento della qualità ambientale e architettonica dello spazio insediato, promuovendo le tecniche di bioedilizia più avanzate, assicurando più elevati livelli di efficienza energetica e lo sviluppo delle fonti rinnovabili nel rispetto della normativa vigente. Un passaggio importante della legge, ha poi aggiunto Raffaelli, è la promozione e la tutela dell’attività agricola, il paesaggio e l’ambiente, contenere il consumo di suolo quale bene comune e risorsa non rinnovabile che esplica funzioni e produce servizi ecosistemici nonché favorire l’effettivo utilizzo agricolo attraverso il riuso o la riqualificazione, anche con la demolizione e la ricostruzione, di fabbricati esistenti utilizzando le tecniche ed i materiali tipici del paesaggio rurale.
In questo senso la Regione Lazio incentiva la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente nelle aree agricole, promuovendo misure volte a disincentivare l’abbandono delle coltivazioni, a sostenere il recupero produttivo, la rigenerazione delle aree agricole dismesse od obsolete, il ricambio generazionale in agricoltura e lo sviluppo dell’imprenditorialità agricola giovanile.
I contenuti della legge, sono stai poi ripresi nell’intervento dell’assessore Ivan Ferrari per declinarli in un ambito locale e spiegandone le possibili applicazioni proprio al comune di Gavignano. La legge sulla Rigenerazione Urbana, spiega Ferrari, ‘è una ottima occasione per riqualificare centri e contesti urbani degradati.
Il loro recupero deve avvenire attraverso il rinnovamento di complessi edilizi o edifici dismessi secondo dei Programmi di Rigenerazione Urbana, previsti proprio dalla legge, che i comuni potranno realizzare. Questa legge ci mette di fronte ad una nuova sfida che, al contrario del Piano Casa, rivolto ai privati, pone invece il Comune come principale protagonista che interviene nel decidere, attraverso il concorso di tutti cittadini, per trovare insieme le nuove logiche necessarie per il futuro di un territorio. L’urbanistica di Gavignano, negli ultimi anni, è rimasta ferma, quasi in una situazione di stallo completo.
Quando mi sono insediato come assessore, ho constatato una condizione di arresto, sia a livello rurale che a livello residenziale. In tutto questo non vanno poi tralasciati i fenomeni di abusivismo edilizio che si riscontrano, purtroppo, non solo nel mio comune. Nel corso del mio mandato ho provato a dare peso e forza a questi obiettivi tesi a rigenerare l’urbanistica. Il tutto passando per una nuova concezione di Comunità Urbanistica che tenga conto delle varie differenziazioni territoriali in un quadro però sinergico di impegno fra contestualità diverse.
Questo deve avvenire passando per diverse fasi. Dapprima, prosegue Ferrari, deve essere condotta una fase conoscitiva seguita poi da una fase successiva di descrizione e, infine, la fase progettuale. Tutto ciò ritengo sia necessario soprattutto per il caso dei nostri piccoli borghi. I nostri paesi potranno diventare in futuro centri di attrazione e di interesse per quei paesi emergenti al di fuori dei nostri confini nazional, che guardano alle nostri piccole aziende e ai nostri piccoli borghi come modelli culturali e commerciali da cui imparare.
Per questo dobbiamo essere pronti ad intercettare questi interessi anche attraverso la sfida di una nuova pianificazione territoriale. E’ compito della politica, infatti, individuare quale siano gli elementi messi a sistema tra agricoltura, residenza e centri storici. A Gavignano, stiamo compiendo passi importanti in questa direzione di rinnovamento. Su mia proposta, abbiamo un nuovo Piano per il centro storico con normative tecniche che prima del mio incarico non esistevano. La nostra zona artigianale era poco efficace perché inserita in un contesto degradato e senza nessuna relazione con l’assetto viario. Mentre oggi c’è una nuova zona attivata seguendo un piano di governance coerente e fattivo. Inoltre, sempre su mia proposta, abbiamo introdotto delle nuove normative tecniche urbanistiche per le cantine del borgo. Vorrei poi ricordare che a breve verrà approvata una zona residenziale di espansione, vicino al centro storico, attesa di quasi trenta anni. Certo, a Gavignano ci sono ancora delle situazioni critiche in ambito urbanistico e questo lo devo ammettere.
Ma questo è da imputare all’atteggiamento inerte mantenuto nel passato che ci ha fatto perdere molte occasioni. Oggi però noi possiamo far riavvicinare le persone ad una partecipazione urbanistica tesa a rigenerare la comunità. A questo proposito, io ho invito una lettera alla mia amministrazione proprio per stimolare la creazione di questa partecipazione in un quadro sinergico fra tutti i nostri paesi dell’area. E l’urbanistica, deve essere posta al primo posto fra i punti di quel progetto di rigenerazione delle nostre comunità. Per questo ritengo che l’applicazione della legge sulla Rigenerazione Urbana promossa dalla Regione Lazio rappresenti una ottima occasione, sia per il pubblico che per il privato, per rilanciare le nostre comunità nel quadro di un rinnovamento urbanistico’.
A concludere gli interventi l’onorevole Renzo Carella che ha evidenziato come la legge regionale sulla Rigenerazione Urbana, ‘sia un necessaria opportunità rivolta ai comuni e ai privati anche per ridare un coerenza estetica ad alcuni ambiti, come quello architettonico rurale, che hanno subito negli anni passati delle fasi di degrado e di incuria. Certo non è un toccasana a tutti i problemi urbanistici che abbiamo, ha chiosato Carella, ma rappresenta pur sempre una occasione di miglioramento delle condizioni delle nostre comunità’.