Un epilogo annunciato e certificato dai dati che sono arrivati durante la giornata. Già dopo le prime ore del mattino, si capiva che sarebbe stato difficile raggiungere il quorum nel referendum che prendeva in esame la questione delle trivellazioni a meno di 12 miglia dalla costa.
Alla fine, ha trionfato il partito degli astenuti, visto che in tutta Italia si sono recati alle urne il 32% degli aventi diritto al voto, rendendo di fatto nulla la consultazione.
Come era ampiamente prevedibile, la questione ha toccato maggiormente da vicino soprattutto le aree interessate dalle nuove trivellazioni per l’estrazione del petrolio, ovvero Potenza e le Isole Tremiti, che non a caso sono risultati essere gli unici comuni dove si è sfondato il tetto del 50% e raggiunto il quorum, mentre per quanto riguarda le grandi città italiane conquista il primo posto Torino con il 27,2%, seguita da Roma (24,92%), Milano, (23,4) e Napoli, maglia nera con appena il 19,1%.
Affluenza ai minimi anche nella provincia di Frosinone, dove hanno votato poco meno del 20% degli aventi diritto. la percentuale più alta si è registrata nel comune di Acquafondata con il 47,93%, mentre la più bassa a Belmonte Castello (14,93%).
Nei comuni del comprensorio, Colleferro si attesta sul 23,48%, superando Carpineto (22,03%), Anagni (21.7)%, Paliano (21,57%) e Montelanico (18.9%).