Politica

Marino, nuovi scenari nel consiglio comunale. PCI: “C’è chi rappresenta anche il Partito Comunista Italiano”

Condividi su Facebook Condividi su Whatsapp Condividi su Telegram Condividi su Twitter Condividi su Email Condividi su Linkedin
Marino, Sagra a Pagamento: il PCI denuncia vuoto culturale e incapacità amministrativa

A seguito del solito tran-tran della Giunta degli annunci a cinquestelle, e di alcuni aggiustamenti politici nel Consiglio comunale, la sezione del PCI ha svolto valutazioni politiche e amministrative e chiesto al segretario Stefano Enderle di intervenire pubblicamente.

“Forse ci sono dei veri e propri posizionamenti rispondenti magari a logiche di preparazione delle elezioni nazionali e/o regionale della primavera prossima. Fatto sta che un po’ ovunque nei Castelli romani, e quindi anche a Marino, si registrano movimenti e riflessioni politiche che portano alcuni eletti a riconoscersi verso nuovi approdi che li rappresentano.

Diciamo immediatamente che, secondo noi comunisti, queste scelte sono del tutto legittime; e, naturalmente, a livello personale e di compagine politica ne risponderà politicamente ed elettoralmente chi si rende protagonista di tali scelte.

Prendiamo atto, ad esempio, che la scelta di decapitare e cancellare Forza Italia dal Consiglio comunale di Marino, è, giudicandola nella oggettività dell’azione, molto forte. Non fosse altro che per il fatto di aver prodotto, questa forza, tre volte il sindaco del centrodestra a Marino ed un consigliere regionale, oltre che attuale dirigente.

Registriamo che, evidentemente quel consenso, che probabilmente non si ripeterà, era effimero, momentaneo e disgraziatamente ora tracimato tra un arroccamento più a destra (di ispirazione fascioleghista) e un massiccio astensionismo. Chissà quanta parte di quell’astensionismo è figlio della componente socialista e di sinistra che pure era approdato in Forza Italia ed ora è in cerca di riferimenti sociali certi.

Qualche concetto in più lo spendiamo per la vicenda dell’ex gruppo consiliare del centro sinistra di coalizione che sostenne Eleonora Di Giulio a sindaco di Marino e di cui i comunisti hanno fatto parte. Sembra che la decisione politica assunta dal PD sia stata abbastanza unilaterale.

Senza cioè, promuovere un confronto, o una comunicazione politica o istituzionale tra le forze del centro sinistra e/o tra gli eletti non del PD. Di per sé è un brutto segno: di ignoranza istituzionale; di sgarbo politico; di arrogante debolezza. Ma, ripetiamo, nel merito è legittimo che due consiglieri del PD ed il loro partito annuncino di voler costituire una propria rappresentanza. Ne prendiamo atto. Ciò che condividiamo meno sono un paio di sbavature nella ricostruzione dei “motivi” annunciati in due tempi sui media locali.

Da un lato si rivendica con “orgoglio” il voler dare vita al gruppo PD quasi lasciando intendere che la guida del precedente gruppo più grande era carente nella capacità di direzione. Poi, in secondo tempo, evidentemente accortisi della esagerazione politica lanciata, c’è un nuovo intervento PD che smentisce la “rottura col passato”. Ma che annuncia la costituzione della visione autonoma perché ora ce ne sono le condizioni.

Domanda: cosa è cambiato da due anni fa ad ora? Risposta: la volontà del PD di stare da solo. Cioè la novità è la scelta, che noi denunciammo tempo addietro, della svolta a destra del PD. Non a caso se la stampa accosta il consigliere MCD a tutta questa vicenda, nessuno (né PD, né MCD) smentiscono.

Per verità storica noi comunisti ricordiamo che: 1. Solo noi ed una lista civica della coalizione dicemmo che era un errore fare il gruppo unico. Il PD che lo volle con forza, oggi non motiva il cambio di opinione. 2. Noi comunisti sostenemmo, e continuiamo a farlo, che il lavoro unitario degli eletti, ovunque rappresentati, era comunque possibile se si partiva dalla scelta del sostegno – dall’opposizione – al programma che avevamo presentato. 3. Ora, nella nuova situazione data, condividiamo quanto ci ha comunicato Eleonora Di Giulio (anche a nome di Enrico Iozzi) di voler riprendere il cammino con decisione a partire dal programma che mette in mostra anche l’oggettiva alternatività per molti aspetti col governo di Palazzo Colonna del M5S.

Indirizzo che, condividendolo, attendiamo di ufficializzare in una qualche forma con l’insieme delle forze civiche e di sinistra della coalizione.

Fidando nel fatto, che l’ottimo rapporto politico e personale. Preesistente è maturato nel tempo, tale che ci consente di confermare ai compagni e alle compagne, ai cittadini e agli elettori comunisti e di sinistra che il PCI si sente ben rappresentato dai consiglieri Enrico Iozzi ed Eleonora Di Giulio in Consiglio Comunale a Marino.

Sia quando svolgiamo lavoro politico amministrativo insieme, sia quando promuoviamo nostre iniziative e loro sono i primi eletti a cui ci rivolgiamo, sia quando esaminiamo le iniziative consiliari di Iozzi e Di Giulio che criticano errori ed aspetti dannosi per la città assunti dal fare e non fare della Giunta M5S, o attivano proposte per la città ed i cittadini.

Questo è il nostro pensiero volto ad “essere presenti” in Comune con critiche e/o proposte.”