Politica

Equi Diritti contesta le “strane dinamiche” politiche a Rocca di Papa

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Rocca di Papa, arrivano i fondi per la stesura delle perimetrazioni dei nuclei abusivi

Di seguito, la nota di Equi Diritti:

LE “STRANE DINAMICHE” DI ROCCA DI PAPA. Un consiglio Comunale discusso, quello tenutosi ieri sera a Rocca di Papa, dove a tenere banco è stata la contrapposizione tra la “linea dura” del Sindaco Emanuele e Crestini e le rivendicazioni del Comitato Pro Case, sul tema abusivismo.

Nella bagarre che si è tenuta in aula è però passata, quasi sotto silenzio, l’iniziativa del.Consigliere Massimo Grasso, che nel presentare la propria mozione di sfiducia al Presidente del Consiglio Comunale Massimiliano Calcagni, rischia di aver fatto un più o meno consapevole assist, proprio a quel Sindaco di cui dovrebbe essere oppositore. Motivo della mozione, è ad avviso del consigliere Grasso, l’aver contribuito a costituire un nuovo gruppo consiliare da parte di Calcagni, nonché il riconoscimento del medesimo. La questione della formazione di nuovo gruppi consiliari a legislatura in corso, non è infatti disciplinata dal regolamento consiliare di Rocca di Papa. Essa comunque lo è al livello parlamentare e se si dovesse applicare in mancanza di normativa specifica, un interpretazione analogica dei regolamenti parlamentari, che prevedono la formazione di nuovi gruppi possibile in qualsiasi momento (purché I gruppi siano formati da almeno 10 persone, su un’assemblea di oltre 630), dovremmo considerare legittima la nascita di “Voi con Noi”, il neo gruppo del Presidente Calcagni.

Non è un mistero di come questo “distacco” dalla coalizione Crestiniana, non abbia creato imbarazzo proprio al Sindaco Emanuele Crestini, che in recenti comunicati ha espresso parole di fuoco per quanto avvenuto. Certo, una mozione di sfiducia da parte della stessa maggioranza, avrebbe creato una vera e propria rottura all’interno della coalizione, resta quindi da comprendere a cosa sia stato dovuto, l’ “assist” politico del consigliere Grasso, per sfiduciare l’ala più moderata (per alcuni dissidente) della coalizione di maggioranza. Quella stessa ala, che ieri sera, al pari di Grasso, non ha voluto votare in chiave sfavorevole alle famiglie colpite dall’abusivismo