Le condizioni in cui si trova la struttura pubblica, nella quale hanno praticato diverse discipline sportive migliaia di studenti è inserita nel complesso dell’ex conceria, secondo l’accordo del 2012 – 2013 tra Ater e Comune doveva essere trasformata in edificio destinato all’housing sociale.
Sul caso interviene il consigliere di opposizione Gianluca Quadrini che dichiara:”Il tempo scorre, altri cinque anni sono trascorsi inutilmente e il problema non è stato risolto da nessuno. Nonostante i numerosi investimenti fatti dall’Ater sul territorio, la situazione dell’ex palestra del nostro paese è pessima in quanto parte del tetto sta cedendo e risulta molto pericolosa. Delle sue sorti nulla si sa ad oggi così come per quelle dei quattro alloggi già realizzati nello stabile di fianco. È noto che l’Ater ha investito molto ma apprendiamo che ad Arpino purtroppo ciò non si è verificato.
Le lastre rimaste infatti, rischiano di essere scaraventate in strada mentre la rete di interdizione che cingeva l’edificio lungo il marciapiede non c’è più da tempo. I muri perimetrali, così come la struttura in legno che sorregge i resti della copertura, si stanno riempiendo di acqua. Tutto questo in un luogo trafficato vicino ad una scuola ed attività commerciali.
La salvaguardia dei cittadini e la messa in sicurezza degli edifici pubblici dovrebbero costituire la priorità di chi amministra. Ad Arpino invece, sono diversi gli edifici pubblici che hanno carenze strutturali gravi”, conclude il consigliere Quadrini.