ASSOTUTELA CONTRO VODAFONE: “DENUNCIA A PROCURA ED ESPOSTO A MINISTERO SU PROCEDURA RICARICHE TELEFONICHE”
“Da numerosi utenti giungono alla nostra associazione preoccupanti segnalazioni in merito ad alcuni disservizi e pratiche interpretabili, perpetrate dalla multinazionale della telefonia Vodafone Italia Spa. Le criticità più evidenti sono legate alla ricarica del traffico telefonico che, su territorio italiano, non sarebbe consentito on-line tramite carte di credito. Per capirci: se sono in emergenza, non ho un euro nel cellulare e provo a contattare la Vodafone per ricaricare con carta di credito, l’operatore mi chiederà se chiamo o meno dall’estero, spiegandomi che tale operazione di pagamento è consentita solamente fuori Italia.
A nostro giudizio, una procedura dubbia, quella eseguita dal Vodafone, che rischia di recare grave nocumento al consumatore, e ne lederebbe i diritti, negando al contempo uno strumento di pagamento elettronico, garantito e disciplinato dalle leggi nazionali e internazionali. Come se non bastasse, poi, gli stessi operatori della Vodafone, in più occasioni, avrebbero fornito come soluzione alternativa “un anticipo di credito” dell’importo di tre euro, dove si nasconderebbe la beffa per l’utente: 1,50 è effettivamente destinato al traffico telefonico mentre l’altro 1,5 euro è il costo del servizio offerto dalla compagnia telefonica. Una procedura per noi inaccettabile.
Sarebbe come se una banca desse un prestito anticipato a un proprio cliente con un interesse del 100%. Cosa chiaramente non consentita dalla normativa. Il nostro è un paragone azzardato, ovviamente, ma rende l’idea di come la Vodafone starebbe procedendo in maniera criticabile nei riguardi del consumatore. La nostra associazione, dunque, sta vagliando la seria opportunità di presentare una denuncia alla Procura della Repubblica, e un esposto urgente a Ministero e Corecom Lazio. È nostra intenzione, infatti, difendere i cittadini. Auspicando una risposta concreta ed esaustiva da parte della Vodafone, siamo convinti che tutto sarà chiarito per il meglio.”.
Così, in una nota, il presidente della Associazione Assotutela, Michel Emi Maritato.