La Giunta Regionale del Lazio ha reperito un ulteriore milione di euro per finanziare i progetti vincitori del bando per il “Sostegno alle imprese operanti nei 15 Comuni del Lazio nell’area del Cratere Sismico”, che prevede contributi a fondo perduto per gli investimenti delle microimprese. È stata infatti approvata una delibera che aumenta lo stanziamento originale al fine di poter soddisfare le domande pervenute (quasi 700 solo nel primo giorno di apertura dell’avviso). A seguito del grande successo riscosso dal bando, la sua originale dotazione di 2,5 milioni di euro era stata già portata in estate a 4 milioni di euro ed è ora quindi di 5 milioni. Grazie a questo avviso pubblico possono essere concessi finanziamenti fino a un massimo di 20mila euro per gli investimenti delle microimprese (aziende con non più di 10 occupati, fatturato e attivo patrimoniale non superiori a 2 milioni di euro) iscritte al Registro delle Imprese o titolari di Partita Iva, esistenti o di nuova costituzione e aventi sede operativa in uno dei 15 Comuni del Cratere sismico. L’intensità dell’aiuto è pari all’80% delle spese effettivamente sostenute e rendicontate mentre i progetti di investimento devono essere di almeno 4.000 euro. Sono ammesse a contributo le spese, sostenute a partire dal 6 aprile 2017 per investimenti, materiali e immateriali, e consulenze.
“Questo avviso pubblico – spiega il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti – fa parte di un pacchetto di interventi della Regione Lazio che mette vari milioni di euro a disposizione delle microimprese delle località laziali colpite dal terremoto, tra contributi a fondo perduto e prestiti a tasso agevolato o a tasso zero, per sostenere nuovi investimenti e garantire alle aziende la liquidità necessaria per andare avanti fino alla piena ripartenza dell’attività. Si tratta di un aiuto concreto per dare speranza e futuro”.
Oltre al bando che concede contributi a fondo perduto per le microimprese del Cratere, fa parte del pacchetto un secondo avviso che mette in campo finanziamenti agevolati al tasso dell’1% fino a 25.000 euro per gli investimenti delle microimprese considerate non bancabili. Si tratta della nuova edizione di Fondo Futuro (la cui dotazione complessiva per tutto il territorio regionale è di 31,5 milioni di euro, risorse provenienti dai fondi europei Por-Fse 2014-2020), rifinanziato dopo il successo dell’edizione 2016; è uno strumento di microcredito pensato per erogare piccoli finanziamenti a tasso agevolato a microimprese e a liberi professionisti che si trovino in situazioni di difficoltà di accesso al credito bancario. All’interno dello stanziamento complessivo è prevista una riserva di 8 milioni (sui quattro anni, dal 2017 al 2020, di cui 5 milioni per i primi due anni) dedicata alle imprese che hanno o intendono aprire almeno una sede operativa in uno dei 15 Comuni dell’area del cratere sismico. Il bando è ancora aperto per le imprese dell’area colpita dal sisma. Un terzo bando, poi, “Liquidità Sisma”, prevede finanziamenti a tasso zero fino a 10.000 euro per esigenze di liquidità delle microimprese (e destinati a pagamento di imposte, fornitori ecc.) dell’area del Cratere sismico. In questo caso le imprese dovevano già esistere al momento dell’evento sismico del 24 agosto 2016, devono avere sede operativa in uno dei 15 Comuni dell’area del Cratere (ditte individuali, società di persone e società di capitali) e avere difficoltà o impossibilità di accesso al credito bancario ordinario. Il bando è attualmente aperto.