Riceviamo e pubblichiamo:
“L’incapacità di programmare è stata la caratteristica principale di questa Legislatura, come dimostra l’assenza di un piano rifiuti. Altra prerogativa è stata quella di vendersi la pelle dell’orso prima di averlo cacciato, come ad esempio l’aver proclamato l’uscita dal commissariamento della sanità. Zingaretti e il PD hanno provato a spacciare il fallimento dell’ esercizio provvisorio come una forma di tutela per chi verrà dopo, senza dire che il bilancio oggetto di esercizio provvisorio per il 2018 è quello approvato in Giunta lo scorso 11 dicembre. Una maggiore tutela per la prossima legislatura sarebbe stata quella di non occupare a fine corsa i posti apicali dell’amministrazione regionale e delle società partecipate nominando i propri accoliti, ma cinque anni di Zingaretti ci hanno insegnato che al Presidente la sostanza interessa meno dell’immagine e il fare meno dell’apparire. Quello approvato oggi, con il nostro voto contrario, è l’ultimo provvedimento licenziato da quest’aula, in attesa che i cittadini del Lazio ci offrano l’occasione di provare a riparare ai danni fatti anche da questa legislatura.”