L’amministrazione comunale, mediante l’ufficio tecnico diretto dall’arch. Elio Noce, ha indetto la gara per la seconda fase dei lavori al Parco Urbano del Matusa. Il costo complessivo del nuovo step sarà ripartito in circa 450.000 euro per percorsi pedonali e ciclabili, e oltre 100.000 euro per la piantumazione delle essenze arboree, che costituiranno il tratto distintivo dell’area.
A partire da fine gennaio – quando, cioè, sarà stata aggiudicata la gara – sarà realizzato, nell’ex arena casalinga del Frosinone calcio, il primo percorso pedonabile che andrà ad estendersi in quello che, per circa un secolo, è stato il vecchio rettangolo di gioco. In un secondo momento, saranno messi a dimora i filari di alberi mentre si procederà, a mano a mano, alla predisposizione della pavimentazione e dell’impiantistica necessaria alla corretta fruizione della nuova importante infrastruttura.
“L’urbanistica non può essere intesa come mera attività edilizia, ossia semplice aggiunta di mattoni e forati, ma come nuovo disegno e rigenerazione del territorio, in cui viene svolta buona parte della vita e della attività di socializzazione di una comunità – ha dichiarato il sindaco di Frosinone, Nicola Ottaviani – I progetti relativi al nuovo stadio nel quartiere Casaleno e alla nascita del nuovo parco urbano al Matusa, fortemente voluti da questa amministrazione, vanno inseriti proprio in questo solco. Grazie alla collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Frosinone, istituto che ha lavorato alla stesura del masterplan, il nostro capoluogo si sta dotando di un polmone verde di un ettaro, su una superficie attrezzata di circa 2 ettari e mezzo, che sarà aperto fino a tarda sera. Qui le famiglie, i bambini, i giovani, gli anziani, potranno trascorrere il proprio tempo all’aria aperta, socializzando o dedicandosi all’attività sportiva. Senza considerare che il Parco, oltre a costituire un luogo di incontro e aggregazione, diventerà il palcoscenico ideale per assistere a diversi spettacoli. Tutto è stato concepito e prenderà forma – ha concluso – seguendo il precetto della humanitas, lasciando qualcosa che serva alle future generazioni”.