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La CISL FP Roma Capitale Rieti denuncia la condizione di sovraffollamento presente nel Pronto Soccorso di Tivoli

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L'ictus colpisce 12 milioni di persone nel mondo. Ma con la prevenzione si può evitare fino al 90% dei casi

Oggi  lo scopo e le funzioni del pronto soccorso non sono chiare alla popolazione; esso si può definire come una struttura ospedaliera che garantisce l’esecuzione dell’attività diagnostica e terapeutica ai pazienti che accedono in ospedale in situazione di emergenza o urgenza e che richiedono interventi immediati. Questo concetto, però, sembra ancora poco noto e la popolazione si rivolge ad esso in maniera costante determinando un vero e proprio sovraffollamento, creando un eccedenza della domanda di prestazioni richieste rispetto alle risorse disponibili.

Inoltre la Carenza Cronica di Personale Medico, Infermieristico , OSS e Ausiliario, porta la situazione al collasso, innalzando il rischio di errore clinico ai massimi livelli. Le cause del sovraffollamento sono molteplici, multifattoriali, estrinseche ed intrinseche all’organizzazione del sistema dell’emergenza, primi tra tutti l’impossibilità di ricovero di pazienti nelle unità operative per indisponibilità di posti letto dopo aver terminato la fase di cura nel pronto soccorso e gli accessi inappropriati.

La non-urgenza ( accessi inappropriati) al pronto soccorso oggi ha raggiunto dimensioni allarmanti. Le conseguenze che ne derivano non possono essere che gravi, tra cui: le inappropriate permanenze in barella dei pazienti anche diversi giorni e il relativo incremento degli eventi avversi con l’aumento della mortalità a 10 e a 30 giorni; l’allungamento dei tempi d’attesa; la riduzione della qualità dei servizi; la perdita di risorse economiche; la riduzione della soddisfazione complessiva; Il burnout  del Personale.

Tutto ciò si traduce in un’inefficienza insostenibile, che innesca ogni sorta di  controversia Legale contro i professionisti che vi operano. La CISL FP chiede a codesta Amministrazione un Tavolo multidisciplinare che coinvolga i rappresentanti della medicina territoriale per definire  percorsi alternativi , Potenziare e ammodernare la Struttura del DEA ed attuare un netto potenziamento dell’organico.