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Il Ministero della Salute segnala ritiro lotto di vellutata di zucca e carote Bellavita per rischio microbiologico

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Allergene non dichiarato, richiamati da Ministero salute, Famila e A&O sette formati di pasta per presenza di senape. I lotti

Il Ministero della Salute segnala ritiro  lotto di vellutata di zucca e carote Bellavita. Rischio microbiologico: «Riportare il prodotto dove acquistato per sostituzione o rimborso». Accertata la presenza del batterio Listeria monocytogenes

Occhio ai prodotti sugli scaffali: il Ministero della salute oggi ha pubblicato sul sito nella pagina dedicata alle allerte alimentari nella sezione “Avvisi di sicurezza”, il richiamo di un lotto di vellutata di zucca e carote surgelata biologica a marchio Bellavita per la presenza di Listeria monocytogenes. Il provvedimento è stato disposto in via precauzionale dall’azienda produttrice, Pagan Srl. La vellutata coinvolta dal richiamo è venduta in buste da 550 g e fa parte del lotto L32117E con scadenza al 17/05/2019. Si raccomanda di non consumare il prodotto e di restituirlo al punto vendita dove è stato acquistato, che provvederà al rimborso. Per ulteriori informazioni è possibile contattare Pagan al numero verde 800917088. A seguito della nota, segnalata dal Ministero in data 22/12/217, la catena di supermercati Cadoro aveva già provveduto al richiamo del lotto oggetto  della comunicazione. Il Ministero invita a «riportare il prodotto dove acquistato per sostituzione o rimborso». Il batterio indicato nel richiamo si trova nell’acqua, nel terreno, nella vegetazione e nelle feci di diverse specie animali.

Può contaminare diversi alimenti, tra cui latte, verdura, formaggi molli, carni poco cotte ed è responsabile della Listeriosi. L’infezione “si presenta principalmente, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, con sintomi a carico del sistema gastrointestinale, ma in casi più gravi può essere causa di meningite (per esempio per anziani e persone immunocompromesse)”. In gravidanza, invece, può provocare aborti e parti prematuri. Anche se il rischio di infezione esiste anche in presenza di bassi livelli di carica batterica, soggetti adulti e in buona salute possono anche consumare alimenti contaminati senza presentare alcun sintomo. In caso contrario è necessario sottoporsi a una cura antibiotica.