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Cassino, Frusone (M5S): “Anziché parlare di crisi idrica la Regione regala altra acqua alla Campania”

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ferentino pompeo frusone

Il giallo della convenzione tra Comune di Cassino e Acqua Campania per chi segue l’argomento è noto.

Da circa 30 anni 2000 litri al secondo vengono ceduti ad Acqua Campania, al Comune restano circa 200 l/s come ristoro. Sulla questione più volte è intervenuto il Deputato Frusone del Movimento 5 Stelle che ha tentato in questi anni di ricostruire la questione:” Dopo 27 anni fa, dandomi ragione, la Regione ha pensato di mettere nero su bianco la cessione d’acqua alla Campania. E’ assurdo che per tutto questo tempo si basasse lo scambio sul nulla. Fa capire come sono stati amministrati i nostri territori in tutti questi anni da quelli che si professano competenti”.

Il problema però secondo Luca Frusone è un altro. In questo schema di convenzione aumentano la captazione fino a 3200 l/s, 1000 in più. “Questo dato” spiega Frusone “non è da sottovalutare perché la provincia di Frosinone ha sempre avuto una grande disponibilità di acqua tant’è che nonostante le perdite siano oltre il 70% l’acqua arrivava comunque. In questi anni però la siccità è aumentata, le risorse idriche sono diminuite, le perdite non sono state riparate ed ecco perché anche chi non aveva problemi di acqua ora si ritrova con le turnazioni. Non è finita qui perché andiamo incontro ad una crisi idrica peggiore di quella di questa estate e i sindaci sono completamente immobili sull’argomento”. La domanda che pone il Deputato è chiara: “Con questa situazione è sicuro aumentare la captazione di ben 1000 l/s? “

Le perplessità dell’esponente del Movimento 5 Stelle riguardano la salute delle nostre risorse idriche ma ci tiene anche a precisare che nel documento “Ben poco si parla di ristoro per i cittadini del Lazio, oltre alla piccola quota per Cassino non si capisce se Acqua Campania pagherà qualcosa. Lo chiedo perché loro a noi la fanno pagare l’acqua e bene, infatti il Lazio che regala l’acqua alla Campania poi la riacquista per le isole pontine pagando anche 7 milioni di euro l’anno. Un capolavoro”