Attualità

Ardea, Savarese: Su Aec chiediamo aiuto straordinario enti superiori

Condividi su Facebook Condividi su Whatsapp Condividi su Telegram Condividi su Twitter Condividi su Email Condividi su Linkedin

“E’ inutile che si faccia uno scontro. L’unica soluzione a breve termine per l’Assistenza educativa scolastica passa attraverso un aiuto straordinario da parte degli enti superiori. E’ quanto stiamo facendo. Non c’è solo la Regione che può intervenire ma può farlo anche il Ministero dell’Istruzione. Questa è la risposta concreta che possiamo ottenere in risposta ai genitori che si trovano ora senza servizio per i loro figli”.

E’ quanto dichiara in una nota il sindaco di Ardea Mario Savarese. “A chi protesta su questo tema dico che già nella primavera del 2017 il commissario straordinario aveva previsto 0 euro per quella stessa voce per il 2018 e per il 2019. Quindi ora dobbiamo rimboccarci le maniche per sanare questa situazione – aggiunge il primo cittadino – Non colpevolizzo ma sono concreto. Giusto un dato: a fine anno abbiamo mandato 3000 lettere ad altrettanti cittadini di Ardea per recuperare quei mancati incassi di tributi che avrebbero permesso una maggiore liquidità. Quello degli introiti mai arrivati è un problema che qui si trascina da una vita. Come è possibile pensare di fornire servizi senza avere i fondi necessari per pagarli? Questo deve essere un tema molto chiaro. La questione è una sola: noi vogliamo risolvere la situazione facendo pagare a tutti il giusto, non con enormi sacche di morosità che non hanno permesso a questa amministrazione di fornire un alto livello di servizi pubblici, ma solo il minimo indispensabile o giù di lì. E lo dico parlando anche al passato. Questa è una vergogna che deve necessariamente finire. Inoltre, voglio essere chiaro anche su un’altra questione: gli assessori Ugo Bonaccorso e Graziella Maracchioni si sono dimessi anche per dare un segnale sul taglio delle indennità.

E’ poca cosa, risibile rispetto all’entità di fondi di cui abbiamo bisogno. La loro scelta è dipesa a seguito di numerosi incontri e l’ho accettata dolorosamente. Questa città è stata lasciata in condizioni economiche difficili. E’ giusto che oggi chi ha preso il testimone, prenda la responsabilità di individuare le soluzioni necessarie. Spero che al più presto, quando supereremo questa fase di contingenza, Bonaccorso e Maracchioni possano ritornare. La loro posizione è ben diversa rispetto a quella di Rossana Corrado, alla quale invece ho revocato l’incarico perché è venuto a cadere il rapporto di fiducia”.