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Abusivismo, ordini di demolizione a Valmontone. Equi Diritti: “Servono soluzioni dalla politica”

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Roma, vigili e balilla? Milani (SULPL): "La politica abbia rispetto per la storia"

ABUSIVISMO, ORDINI DI DEMOLIZIONE A VALMONTONE. EQUI DIRITTI: ” IL PROBLEMA DELL’ EDILIZIA SPONTANEA DI NECESSITÀ HA BISOGNO DI SOLUZIONI. I PARTITI INSERISCANO IL TEMA NEI PROGRAMMI ELETTORALI.

Un incubo che ormai da oltre un decennio attanaglia migliaia di famiglie, quello della demolizione della prima casa di necessità, che spesso si considerava regolarizzata con il sostanzioso pagamento del condono 2003, in seguito giudicato inaccoglibile. Invece le prime ordinanze di demolizione, emesse non dai Comuni ma tardivamente ed a distanza di anni, dalla Procura della Repubblica di Velletri, in “esecuzione di sentenza”, sembrano moltiplicarsi negli ultimi tempi. I Comuni interessati (si parla di Rocca di Papa con I primi sette casi, di Valmontone con otto ma anche di altri Comuni), sembrano non voler confermare ne smentire la vicenda, scegliendo la strada del riserbo.

A rompere il silenzio però (o a quello definito sui social “muro di gomma”) è il Comitato Equi Diritti, molto attivo ormai da anni sul delicato tema: ” le ordinanze di demolizione in esecuzione di sentenza, sono purtroppo una legittima quanto triste realtà che sta colpendo I cittadini dell’area Castellana” Dichiara in una nota Marco Milani, portavoce del Comitato Equi Diritti “noi di E.D. da subito abbiamo cercato di tutelare I cittadini interessati, agendo nel corso delle regole e delle loro ragioni e non derogheremo nemmeno questa volta. In moltissimi casi esistono gli estremi per impugnare le ordinanze in incidente di esecuzione, specialmente laddove esistano ricorsi al T.A.R. pendenti, sia su dinieghi di sanatorie pagate, sia su ordini di demolizione emessi dai Comuni, sia sulle acquisizioni ed a nostro avviso, potrebbero ravvisarsene gli estremi anche laddove, le amministrazioni Comunali abbiano dimostrato di voler recuperare urbanisticamente I cosiddetti nuclei spontanei, adottando perimetrazioni e piani di variante.

Ciò non toglie che, come Equi Diritti sostiene dal primo momento, problema che riguarda potenzialmente un milione di abitazioni in tutta Italia, rischia a breve di trasformarsi in una vera e propria bomba sociale, capace di generare più sfollati e senza tetto, persino di un evento bellico. Per questi motivi, anche in considerazione dell’approssimarsi dell’election day, indipendentemente dalle diverse posizioni,chiediamo alle forze politiche di inserire l’argomento nei programmi di governo, intimamente persuasi di come la questione, sarà tra I problemi scottanti, delle prossime legislature, Nazionale e Regionale”.